Case a schiera di architetti famosi, progetti di Siza e Botta da scaricare
Case a schiera di architetti famosi con descrizione delle opere, piante, planimetrie, disegni dwg e modelli 3D BIM: progetti di Alvaro Siza e Mario Botta
Continuiamo il nostro focus sui progetti di case a schiera di architetti famosi.
Negli articoli precedenti abbiamo visto le caratteristiche che definiscono le case a schiera ed abbiamo analizzato l’opera dell’architetto Mies Van der Rohe a Lafayette Park.
In questo articolo parleremo delle opere di altri due architetti: il progetto del quartiere Malagueira a Evora in Portogallo di Alvaro Siza, e quello, più contemporaneo, di Mario Botta a Bernareggio in Brianza.
Leggi anche:
“Case a schiera: definizione e caratteristiche”
“Case a schiera classiche e moderne con esempi di progetti famosi: Lafayette Park di Mies van der Rohe”
Come già negli articoli precedenti, anche questo focus sarà caratterizzato da una breve analisi descrittiva dei progetti, da una riproduzione dei modelli 3D BIM e da DWG di piante, assonometrie, prospetti, sezioni resi disponibili per il download.
In questo articolo:
- Download modelli 3D BIM
- Progetti famosi di case a schiera: Quartiere Malagueira a Evora, di Alvaro Siza
- Case a schiera al quartiere Malagueira: descrizione dell’opera con DWG di piante, assonometria, prospetto e sezioni
- Case a schiera di architetti famosi: un progetto contemporaneo di Mario Botta, con DWG di piante, assonometria, prospetti e sezioni
- Case a schiera e BIM: breve video esplicativo sulla progettazione delle scale e degli ascensori nelle case a schiera
Download modello 3D BIM
Fedeli alla linea editoriale che ci siamo dettati, proponiamo anche in questo articolo il download dei modelli 3D BIM in formato .edf ispirati ai progetti di case a schiera di architetti famosi che stiamo analizzando. Da questi modelli potrai ottenere con la massima semplicità ed in maniera automatica tutti gli elaborati di progetto (piante, prospetti, sezioni, ecc.).


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Progetti di case a schiera di architetti famosi: il quartiere Malagueira a Evora, di Alvaro Siza
Architetto portoghese, Álvaro Joaquim de Melo Siza Vieira nasce nel 1933 vicino Porto. Laureatosi alla Scuola Superiore di Belle Arti di Porto, dopo una breve collaborazione con Fernando Tavora, uno dei massimi esponenti della Scuola di Porto, apre il proprio studio a Porto dove ancor oggi svolge la sua attività.
Visiting Professor a l’Ècole Polythéchnique di Losanna, alla University of Pennsylvania, alla Los Andes University di Bogotà e alla Graduate School of Design della Harvard University, Siza attualmente insegna presso la facoltà di architettura nella Università di Porto.
È stato insignito di numerosi premi e onorificenze tra i quali il Pritzker Prize nel 1992, del Premio Wolf per le arti nel 2001, del RIBA’s Royal Gold Medal nel 2009 e del Leone d’Oro alla Carriera in occasione della 13° Mostra internazionale di architettura di Venezia nel 2012.
La sua opera risente della lezione dei maestri del razionalismo, dei quali è divenuto continuatore senza rinunciare ad apporti originali.
L’idea di architettura di Siza, infatti, muove dalla critica alla radicalità delle metodologie compositive del Movimento moderno per giungere al recupero di tecniche e materiali tradizionali, ma soprattutto all’introduzione di elementi di rottura e di geometrie apparentemente contraddittorie che attualizzano le geometrie del progetto.
Il paesaggio è tutto quello che esiste nel campo visivo
dice Alvaro Siza.
Fra le sue numerose realizzazioni:
- la Scuola di Istruzione Superiore di Setúbal;
- la nuova Scuola di Architettura di Porto;
- la Biblioteca della Aveiro University;
- il Museum of Modern Art di Porto;
- il Padiglione del Portogallo per l’EXPO del 1998 e il Padiglione del Portogallo di Hannover 2000 (insieme con l’architetto Souto de Moura);
- il piano di recupero di Schilderswijk in Olanda;
- la realizzazione della stazione Municipio della linea metropolitana di Napoli, insieme con la riqualificazione dell’intera piazza omonima;
- le 1200 abitazioni nel barrios Malagueira a Evora, in quello che viene considerato un importante esempio di progetto di case a schiera.
Case a schiera al Quartiere Malagueira: descrizione dell’opera
Il progetto del nuovo quartiere Malagueira si sviluppa ad ovest del centro storico della città di Evora.
I principi ispiratori sono:
- la ricerca di relazioni con le tracce storico-naturalistiche ma anche con le preesistenti espansioni abusive
- l’utilizzo di un tessuto residenziale basso ad alta densità.
Scarica il DWG della pianta di una tipologia di modulo
Relazioni con il centro storico
Relazioni fisiche
Relativamente alla viabilità, 3 assi viari collegano il centro storico con il quartiere: la strada nazionale Evora-Lisbona lo delimita a sud mentre a nord è la Calle de las piscinas; l’asse centrale è il prolungamento della strada che già strutturava il quartiere abusivo de Nostra Senhora da Gloria, ottenendo così un collegamento diretto con il centro storico e creando una relazione con il tessuto urbano esistente anche se di carattere eterogeneo come può esserlo un quartiere abusivo.
Relazioni visive
Il grande spazio aperto centrale, la bassa altezza del tessuto residenziale e il suo adattarsi alla morfologia del terreno sono le strategie che hanno permesso la relazione visiva diretta con il centro storico.
Relazioni con la storia
L ’antico acquedotto della città di Evora viene richiamato esplicitamente nel progetto di Siza dalla “Conducta” come pure l’addossarsi delle case all’acquedotto.
Scarica il DWG della sezione B:B
Scarica tutti i DWG in formato .zip delle sezioni dei moduli del progetto |
Gli appartamenti sono organizzati “per parti” lungo la “conducta” (secondo l’architetto, dal forte carattere unificante), un lungo corpo murario, che sostiene la conduttura degli impianti sospesi di acqua, elettricità, gas, reti telefoniche e televisive, e che ricorda lo storico acquedotto, situato nelle immediate vicinanze.
Il progetto si basa su uno schema di assi ortogonali: quello da est a ovest, che serve come principale via d’accesso alla città, è formato da una strada veicolare e da una pedonale, mentre quello che va da nord a sud, è destinato al traffico veicolare soltanto fino all’incrocio con il primo asse, dopo il quale diventa strada pedonale in corrispondenza di un parco pubblico.
L’intero quartiere è progettato con poche ed essenziali regole edilizie: la maglia dei lotti è di 8×12 metri, l’altezza del muro su strada è di 3,5 metri e l’altezza massima delle abitazioni è di 6 metri.
E di 6 metri è anche la strada, generata dal raddoppiamento parallelo del muro rettilineo.
Scarica il DWG dell’assonometria
Sono state pensate due diverse tipologie di alloggi: tipo A e tipo B, entrambi aventi a disposizione una superficie complessiva di 90 m².
Il tipo A è caratterizzato dal patio rivolto verso la strada, protetto da un muro che può essere alto 1,50, 2,50 o 3,50 m.
Nel tipo B invece il patio è rivolto verso l’interno, ma non ci sono particolari differenze tra le due tipologie.
Su due piani si possono svolgere da 2 a 5 locali, a discapito delle terrazze. A partire dai tre locali la cucina prende il posto di un vano a piano terra; e sarà l’unico locale a dare sulla strada, mentre gli altri daranno sulla terrazza e sul patio.
Le porte, le porte-finestre su strada con persiane composte di due parti indipendenti alte e basse, il camino su facciata, il gradino della soglia pavimentato a piastrelle su strada e la cucina che controlla il patio sono elementi tipologici a carattere tradizionale.
Il sistema costruttivo è molto semplice, è ripetitivo e può essere messo in opera a piccole unità (per parti).
Prevalgono i pieni sui vuoti, ci sono pochissime bucature sui muri perimetrali; la casa assume così un aspetto introverso, dato anche dal recinto della corte, la quale è visibile soltanto dopo aver oltrepassato la soglia d’ingresso.
Tutte le abitazioni sono state progettate partendo da un’unica tipologia: i blocchi 8×12 m sono staccati dalla strada, ogni alloggio ha un patio e un muro che lo divide da un’altra abitazione uguale, sul retro.
La funzione del patio è quella di creare un microclima che favorisca una temperatura intermedia tra quella esterna e quella interna, data la scarsa qualità degli elementi costruttivi, quasi incapaci di proteggere adeguatamente gli ambienti.
Le attrezzature pubbliche presenti nell’insediamento comprendono una piazza coperta, una scuola di musica, un hotel, residenze protette per anziani, due centri sociali, un piccolo teatro all’aperto e un ristorante.Le cellule abitative si adattano all’andamento del terreno, in questo modo di determinano dei raggruppamenti lineari di abitazioni, intervallati da strade pedonali larghe 6 metri.
Il ricorso a materiali tradizionali è stato inevitabile, soprattutto per economia nei trasporti, creazione di posti di lavoro e indipendenza regionale.
Progetti di case a schiera di architetti famosi: l’insediamento contemporaneo a Bernareggio, di Mario Botta
Case a schiera a Bernareggio: descrizione dell’opera
Altro progetto di case a schiera di architetti famosi che andiamo ad analizzare è l’insediamento realizzato a Bernareggio dall’architetto Mario Botta.
Si tratta di un insediamento costituito da dieci case a schiera, realizzate su tre livelli fuori terra con un interrato e raggruppate in un unico volume, posto parallelamente al tratto di strada. L’intervento è concepito come elemento di forte caratterizzazione rispetto al contesto frammentato in cui s’inserisce: una sorta di muro monolitico costruito ai margini dell’abitato.
La schiera di abitazioni sorge lungo l’asse proveniente dal centro del paese. Ogni abitazione si affianca alla seguente alternando ai pieni della facciata in mattoni, i vuoti che si vengono a creare in corrispondenza degli ingressi alle diverse unità.
Ciascuna unità è servita dal proprio blocco di scala e ascensore, che distribuisce le funzioni residenziali organizzate sulle diverse quote:
- il piano interrato ospita una sala hobby e i locali tecnici;
- il piano terra, l’autorimessa, l’ingresso principale e uno studio indipendente;
- al primo piano sono collocate le zone giorno, che occupano l’intera profondità del corpo di fabbrica e sono aperte su logge e terrazze ricavate sui fronti esposti ad est e ovest;
- all’ultimo livello, infine, si trovano tre camere da letto.
I fronti maggiori sono scavati dalle logge e cavità che accolgono le aperture, mentre le testate minori (esposte a nord e a sud) sono quasi completamente cieche. La struttura portante è interamente in cemento armato; il rivestimento esterno in paramano rosso faccia a vista, entro cui si collocano serramenti in alluminio dipinto di nero.
![]() Prospetto ispirato ad un progetto di Mario Botta | ![]() Sezione ispirata ad un progetto di Mario Botta |
Caratteri costruttivi primari
Le caratteristiche costruttive primarie sono le seguenti:
- strutture: travi, pilastri e solai in cemento armato
- facciata: mattoni paramano rossi, lasciati a vista
- coperture: piana, non praticabile
- serramenti: in alluminio, verniciato nero
Case a schiera e BIM: come progettare le scale e gli ascensori
Per finire due brevissimi filmati esplicativi, ispirati al modello delle case a schiera a Bernareggio, che ci illustrano la semplicità di operare con il BIM: nello specifico vediamo la progettazione delle scale e degli ascensori nella struttura.
Nei prossimi articoli completeremo il nostro approfondimento sulle case a schiera parlando di:
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