Church maintenance checklist

Church maintenance checklist: i 7 step obbligatori

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Una church maintenance checklist è uno strumento fondamentale per eseguire in modo efficiente la manutenzione degli edifici di culto. Scopri subito cosa contiene

Abbiamo già parlato dell’importanza del building facilities management; ma cosa succede quando l’edificio in questione è un edificio di culto?

Sappiamo affrontare la sua manutenzione? Esistono specifici church facility managment software che ci consentono di conservare il patrimonio costruito e allo stesso tempo gestire bene costi e tempi?

Rispondiamo insieme a queste domande in questo articolo.

Che cos’è il church building maintenance?

Il church building maintenance è, come la stessa espressione suggerisce, la manutenzione degli edifici religiosi e di culto.

Istintivamente si tende a pensare che la manutenzione di una chiesa, o di un edificio religioso più in generale, si fermi a riparazioni della copertura, a interventi di ripulitura delle facciate o di recupero e rinforzo delle volte interne.

Ma gli edifici di culto sono edifici vivi e per questo continuano ad utilizzare attrezzature ed impianti a servizio di cucine, bagni, riscaldamenti, etc. Tutto ciò necessità di gestione e manutenzione, tanto ordinaria quanto straordinaria ed è di questo che si occupa il church building maintenance.

Come per la manutenzione delle altre strutture, anche per il management degli edifici religiosi esistono tre approcci possibili alla manutenzione:

  • correttivo: consiste nell’agire nel momento in cui il danno è già manifesto;
  • preventivo: consiste in una manutenzione programmata e periodica al fine di prevenire l’insorgere di danni, rotture o malfunzionamenti;
  • predittivo: consiste nel monitorare la struttura grazie a specifici sensori o dispositivi. Sulla base dei dati raccolti tramite questi dispositivi si valuta se è necessario intervenire, in che tempi e con che modalità.

Lo scopo ultimo è quello di garantire che questi preziosi e affascinanti edifici siano anche funzionali e sicuri.

Manutenzione edifici di culto

Manutenzione edifici di culto

Cosa contiene una church maintenance checklist?

In un precedente articolo abbiamo visto cos’è e come redigere una building maintenance checklist e quanto essa sia importante per mantenere la funzionalità e la sicurezza di un edificio. Chiaramente una generica checklist si particolarizza e si articola in differenti voci in base alla tipologia di edificio di cui si effettua la manutenzione. Nel caso degli edifici religiosi la checklist per mantenere la struttura performante durante tutto il suo ciclo di vita conterrà almeno i seguenti 7 punti:

  1. Copertura:
    come per tutti gli edifici, anche per quelli religiosi, mantenere la copertura in perfetto stato è fondamentale per la salute dell’intera struttura. Nel caso di chiese non nuove e quindi edifici del patrimonio storico, le coperture sono spesso elementi costruttivi deboli e che hanno già subito in qualche modo lo scorrere del tempo, proprio per questo necessitano di manutenzione attenta e puntuale al fine di mantenere l’intero edificio protetto da infiltrazioni e da agenti atmosferici. La situazione va valutata caso per caso, ma in linea di massina sarà utile prevedere il controllo di:
    • tegole;
    • eventuali elementi della stratigrafia;
    • presenza di detriti accumulati;
    • presenza di animali o piante;
    • corrosione di eventuali elementi metallici;
    • presenza di umidità nelle travi.
  2. Canali di gronda e pluviali:
    gronde e pluviali fanno parte del sistema di allentamento delle acque e spesso ci si accorge di problemi nel loro funzionamento solo quando ormai si sono manifestati i danni, spesso anche seri. Per questo motivo è indispensabile effettuare controlli periodici, con frequenza studiata anche in base al periodo dell’anno, per verificare che i canali di gronda e i pluviali non siano intasati e che garantiscano il perfetto allontanamento delle acque pluviali.
  3. Mura:
    quando siamo in presenza di chiese appartenenti al patrimonio storico architettonico, le mura sono tra le parti dell’edificio meno rimaneggiate e che quindi più raccontano le tecniche costruttive originarie. Spesso manifestano dissesti, lesioni e degradi subendo, tra le altre cose, anche l’azione spingente delle coperture interne. Mantenere l’integrità di questi elementi è assolutamente una priorità ma nel farlo è probabile che sia necessaria la collaborazione di varie figure professionali – storici, esperti in storia dell’arte, strutturisti, architetti. Un team pluridisciplinare saprà mantenere tanto la sicurezza quanto l’identità storica dell’edificio.
  4. Finestre e porte:
    anche in questo caso, se si tratta di chiese storiche, è probabile che gli infissi siano gli originali in legno e vetri decorati, per questo una accurata manutenzione vuol dire preservare nel tempo questi piccoli tesori dell’architettura. Per la loro manutenzione sarà utile controllare:
    • il funzionamento del sistema di apertura e chiusura;
    • l’eventuale presenza di condensa, infiltrazioni e umidità;
    • lo stato del legno e la possibile presenza di xilofagi;
    • lo stato delle parti metalliche;
    • il corretto funzionamento delle porte antincendio.
  5. Attrezzature ed impianti:
    Le chiese sono edifici vivi e praticati e per questo motivo si servono anche di attrezzature ed impianti elettrici, idraulici e HVAC. Sarà quindi indispensabile effettuare regolare manutenzione di tutte le parti degli impianti al fine di mantenerli sicuri e funzionanti.
  6. Pertinenze esterne:
    Non di rado le chiese sono circondate da terreni di proprietà che è necessario quindi inserire nella lista dei check points. La manutenzione degli spazi esterni prevede:
    • mantenere puliti e sicuri i percorsi pedonali;
    • curare piante e alberi;
    • tagliare rami che ostacolano i percorsi;
    • controllare il corretto deflusso delle acque;
    • controllare lo stato di eventuali statue;
    • mantenere sicuri eventuali parcheggi.
  7. Mobilio:
    Per mantenere la chiesa fruibile in totale sicurezza e funzionalità, sarà utile aggiungere alla checklist anche tutto quanto correda la chiesa stessa ed è funzionale al suo utilizzo. Controllare lo stato delle panche, per esempio, ed evitare la presenza di schegge di legno, potrebbe essere uno dei checkpoints.

 

Church maintenance checklist

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Perché è importante il mantenimento delle church facilities?

Le strutture religiose sono edifici soggetti a grandi flussi di persone, visitanti o fedeli, e ad un altrettanto grado di usura. Per queste ragioni è importantissimo che la loro gestione e manutenzione sia effettuata nel modo più accurato possibile, studiando bene i tempi in cui intervenire e tutte le parti dell’edificio da monitorare. Lo scopo è quello di mantenere l’originalità, la fruibilità e la sicurezza di questi edifici.

Si tratta di edifici spesso di grandi dimensioni ma soprattutto di costruzioni peculiari, tanto dal punto di vista architettonico-costruttivo quando dal punto di vista storico. Per questi motivi è necessario che la manutenzione sia gestita tramite un preciso piano di manutenzione che tenga conto di tutti gli aspetti che caratterizzano queste preziose strutture del patrimonio costruito.

Affrontare la gestione e la manutenzione di edifici di culto, spesso anche appartenenti al mondo Heritage, è affascinante quanto ambizioso. Per questo ti consiglio di affidarti ad un facility management software professionale che ti permetterà di pianificare la manutenzione, tracciare le attività e gestire eventuali problematiche in un’unica piattaforma.

 

usbim-maint
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