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Come progettare un bagno per disabili

Come progettare un bagno per disabili: la guida tecnica

Tutto ciò che devi sapere per progettare un bagno per disabili: norme, misure e dimensioni minime, caratteristiche, materiali, con modelli 3D da scaricare

Devi progettare un bagno per disabili? Vuoi sapere quali sono le misure e le norme da rispettare? Seguimi in questo focus: ti spiego tutto quello che è utile sapere per progettare un bagno per disabili e ti fornisco anche un modello 3D completo di file DWG.

Prima di iniziare, puoi già scaricare il modello 3D del bagno disabili per ottenere tutti gli elaborati grafici necessari al tuo progetto (piante, sezioni, viste 3D, render, ecc.) ed essere sicuro di rispettare le misure, gli ingombri e gli spazi di manovra previsti dalla normativa vigente.

interfaccia edificius

Render dell’interno del bagno per disabili realizzato con Edificius

Bagno disabili normativa

Le principali norme di riferimento per progettare un bagno per disabili sono:

  • legge 13/89 – disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati;
  • Circolare ministeriale  n. 1669 del 22/06/1989 – Ministero Lavori Pubblici – Circolare esplicativa della Legge 9 gennaio 1989, n. 13;
  • dm n. 236/89 – prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • dpr 503/96 – regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.

Precisiamo subito che la normativa non richiede un bagno riservato, ad uso esclusivo delle persone con disabilità. Il bagno accessibile non deve essere un bagno ‘speciale’ utilizzato dai disabili, ma un bagno utilizzabile “anche” da chi ha maggiori difficoltà o particolari esigenze.

Quando possibile, dove è prevista la divisione per sessi, è bene che ce ne sia uno accessibile sia per gli uomini che per le donne.

Gli elementi essenziali di un bagno per disabili

Gli elementi necessari per progettare correttamente un ‘bagno tipo‘ per disabili sono:

  1. wc;
  2. corrimani orizzontale;
  3. porta con anta scorrevole o con apertura a libro;
  4. segnaletica situata sulla porta (lato esterno);
  5. appoggio ribaltabile;
  6. lavabo con installazione ad altezza max 80 cm dal pavimento, sifone da incasso, tubo di scarico flessibile e rubinetteria con leva;
  7. specchio con installazione ad altezza compresa tra 90 e 180 cm da terra.
progettare un bagno per disabili - pianta - elementi essenziali

Schema con elementi tipo del bagno per disabili realizzato con Edificius

Ingombri e spazi di manovra

Nel dimensionamento dei locali e nella collocazione degli arredi è indispensabile tenere conto degli ingombri minimi relativi alle diverse disabilità. Gli spazi minimi d’ingombro possono variare in funzione del tipo di ausili necessari agli spostamenti:

  • una persona che per camminare utilizza il bastone, necessita di uno spazio d’ingombro di larghezza non inferiore a 70-75 cm;
  • una persona che utilizza le stampelle, o altri sostegni, richiede una dimensione variabile da 80 ai 95 cm.

A seconda del modello e delle modalità d’uso, la carrozzina necessita di spazi diversi:

  • se spinta da un assistente richiede, per un movimento in linea retta, una larghezza netta minima dello spazio d’ingombro di 80 cm (85 cm per carrozzine più larghe);
  • se spostata autonomamente dal disabile, in considerazione dell’ingombro dei gomiti o della difficoltà di procedere in maniera perfettamente rettilinea, lo spazio di ingombro minimo diventa di 90 cm.

Va ricordato che alcune persone disabili, per indossare o togliere indumenti e/o apparecchi per gli arti inferiori, hanno bisogno di uno spazio minimo, dall’estremità del sedile al più vicino ostacolo frontale, di 65-75 cm.

Il tipo di menomazione, le caratteristiche antropometriche della singola persona, il tipo di carrozzina e la tecnica usata per girarla sono le variabili relative all’ambito spaziale di manovra di una persona disabile in carrozzina.

Nel progettare un bagno per disabili è opportuno prevedere cerchi di rotazione (cioè spazi funzionali a un giro di 360°) di 150-170 cm di diametro; tali dimensioni infatti soddisfano un’ampia casistica.

progettare un bagno per disabili - pianta

Bagno disabili con misure minime: pianta realizzata con Edificius

Dimensioni bagno disabili

La conformazione del bagno può assumere diversi aspetti, ma il più funzionale e rispondente alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche nei locali pubblici è quello a pianta quadrata o comunque non molto allungata.

Per un bagno con sviluppo a pianta regolare è indispensabile che i servizi siano distanziati tra loro in maniera opportuna, di circa 80 cm quando posti l’uno dinanzi all’altro.

Nel progetto del bagno per disabili che ho realizzato è disponibile questa pianta con le dimensioni minime. Prova tu stesso a generare ulteriori piante quotate del progetto: ci riuscirai in pochissimi secondi.

Progetto bagno disabili - sezione A:A

Bagno disabili con misure minime: Sezione A-A realizzata con Edificius

Il semplice ingombro di una carrozzina si aggira intorno ai 70-75 cm, che arrivano a 150 cm se si vuole permettere una rotazione a 360° della stessa. Generalmente la pianta è a forma quadrata: 200 cm x 200 cm sarebbe la misura ideale, ma possono essere previste dimensioni minori purché sia garantita la manovrabilità di una carrozzina.

Porta bagno disabili

La misura minima della porta di un bagno per disabili è fissata in 85 cm con apertura verso l’esterno. È consigliata porte scorrevoli o con anta a libro, mentre devono essere evitate le porte girevoli, a ritorno automatico non ritardato.

Corridoi e passaggi bagno disabili

I corridoi o i percorsi devono avere una larghezza minima di 100 cm, ed avere allargamenti che consentano l’inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote. Questi allargamenti devono essere posti ogni 10 m di sviluppo lineare del percorso e preferibilmente nelle parti terminali dei corridoi e devono essere calibrati in base al tipo di manovra della carrozzina. Ad esempio, la larghezza per la manovra a 360° della carrozzina deve essere pari ad almeno 150 cm.

progetto bagno disabili - sezione B-B

Bagno disabili con misure minime: Sezione B-B realizzata con Edificius

WC bagno disabili

Più alti dei comuni sanitari (seduta a 42/45 cm da terra) per agevolare l’alzata e la seduta, il wc del tipo sospeso deve sporgere dal muro 75/80 cm per l’accostamento della carrozzina e deve essere posizionato sulla parete opposta alla porta.

Osservando l’immagine della pianta, l’asse del vaso deve essere distante 140 cm dalla parete sinistra e 40 cm dalla parete destra.

Corrimani

Il bagno destinato a persone con disabilità deve essere provvisto di una serie di corrimani, realizzati in tubo di acciaio da un pollice, rivestito e verniciato con materiale plastico, preferibilmente di colore bianco, tutti fissati ad un’altezza di 80 cm dal pavimento ed a una distanza di 5 cm dalle pareti:

  1. il primo corrimano deve essere installato sulla porta, ad un’altezza di 80 cm, per consentire l’apertura verso l’esterno;
  2. il secondo corrimano deve essere presente per l’intero perimetro (escluso lo spazio interessato dal lavabo e dalla porta) e deve essere fissato ad un’altezza di 80 cm dal pavimento ed a una distanza di 5 cm dalle pareti;
  3. un terzo corrimano, definito appoggio a ribalta, facilita la seduta e l’alzata dal vaso wc del disabile;
  4. l’ultimo corrimano deve essere installato all’interno della porta per facilitare l’apertura a spinta verso l’esterno.

Lavabo

Di tipo sospeso (o a mensola) per favorire l’inserimento di gambe o carrozzina, il lavabo deve essere più basso di quello comunemente usato, con il piano superiore ad 80 cm dal pavimento. Possono essere reclinabili, per agevolare diverse funzioni.

Va posizionato preferibilmente nella parete opposta a quella del WC, anche se non necessariamente deve essere nel locale dove c’è il wc: può essere utile, ma in caso di spazio ristretto può anche essere nell’antibagno.

Per ovvie ragioni di comfort nell’avvicinarsi e nella fase di lavaggio, sono da preferirsi i lavabi con il fronte concavo, che permettono un accostamento ottimale a chi è in carrozzella. In molti casi è possibile anche scegliere dei modelli con spazio sufficiente in larghezza per appoggiare accessori da toeletta.

Per la rubinetteria, è da preferirsi quella a leva clinica, elettronica o temporizzata.

Ora prova tu direttamente a generare una nuova sezione del progetto di un bagno per disabili.

Specchio

Lo specchio deve essere posizionato tra i 90 e i 170 cm da terra, sopra il lavabo e deve essere reclinabile.

Campanello

Deve essere garantita la dotazione di un campanello di emergenza posto in prossimità del wc o della vasca.

Doccia o vasca con sportello

Nell’edilizia residenziale è normale prevedere anche la doccia o la vasca. Ove presente quest’ultima, deve avere un’apertura esterna a 180°, sportello da 70 ad 85 cm, altezza sedile 53 cm, flessibile con doccino estraibile. Può essere dotata di sistemi meccanizzati di ausilio all’ingresso e all’uscita.

In linea di massima è sicuramente da preferire una doccia, rispetto ad una vasca da bagno, soprattutto per ragioni funzionali. Una soluzione senza piatto doccia, realizzata a filo pavimento, elimina il rischio di inciampare e consente l’accesso anche in carrozzella.

sezione renderizzata di un bagno per disabili - Edificius

Sezione renderizzata con Edificius

Pavimento

Per ridurre il rischio di cadute è opportuno utilizzare delle pavimentazioni che abbiano caratteristiche antisdrucciolo.

Serratura

La serratura del bagno (del tipo “a nottolino”, ossia con una manopola da girare e non con la chiave) deve essere ampia in modo da poter essere azionata con facilità (anche da chi ha difficoltà alle mani) e, inoltre, in caso di emergenza deve poter essere aperta dall’esterno da parte di chi fornisce i soccorsi.

Il bagno potrebbe presentare, però, anche uno sviluppo in lunghezza, nel quale i sanitari sono posizionati in successione con la vasca posta in fondo all’ambiente.

In questo caso, uno sviluppo ipotetico dell’ambiente potrebbe essere di circa 170 cm x 240 cm in modo da consentire il passaggio della carrozzella e l’installazione dei sanitari. È importante che essi siano distanziati tra loro di circa 30-40 cm in modo da non impedirne la fruizione.

Oggetti e blocchi 3D bagno disabili

Puoi completare il tuo progetto con tutti gli elementi e gli arredi di cui hai bisogno, come quelli che io ho utilizzato nel mio progetto. Ti consiglio di consultare la libreria di oggetti BIM e scaricare gratuitamente tutti quelli di tuo interesse.

Catalogo oggetti BIM

Download: bagno disabili dwg e modello 3D

 

Scarica il modello 3D BIM del bagno disabili

 

Ti ricordo che puoi visualizzare il modello 3D di progetto anche senza scaricarlo sul tuo pc, utilizzando un BIM viewer online. Non devi scaricare nessuna applicazione, basta solo cliccare sul link del modello 3D che ti ho messo a disposizione e poi sull’icona dello schermo in corrispondenza del file per iniziare la navigazione del modello. Dal file 3D puoi ottenere tutti gli elaborati grafici in DWG che ti servono (piante, sezioni, render, ecc.), utilizzando le apposite applicazioni del sistema integrato usBIM.

 

edificius
edificius

 

25 commenti
  1. Nicola dice:

    Buongiorno, volevo avere, se possibile, delle delucidazioni sulle misure minime del bagno disabili in un locale commerciale (bar Milano). La normativa relativa alla grandezza minima del bagno disabili (1,80×1,80) sembra essere stata abrogata, e quindi, l’unico riferimento normativo, in merito alle misure minime, rimane solo quello concernente i sanitari. Per quanto sopra detto, secondo voi è possibile avere un bagno disabili della grandezza pari ad 1,65x 1,80 e l’antibagno di 1,25 x 1,80?
    In attesa di gentile riscontro, vi ringrazio e porgo i migliori saluti

    Rispondi
    • Michele Santoro dice:

      Ciao Nicola, in merito alla progettazione di servizi igienici per persone diversamente abili la normativa di riferimento è il dm n. 236 del 14 giugno 1989 e il dpr n. 503 del 24 luglio 1996.
      Nello specifico, la norma non indica delle misure prescrittive per il dimensionamento del bagno, ma piuttosto fornisce indicazioni sugli spazi di avvicinamento frontale e laterale ai sanitari e sulla disposizione degli elementi funzionali. Per questo, per rispondere in maniera più puntuale al tuo quesito, occorrerebbe conoscere quali elementi funzionali tu abbia previsto per il tuo bagno.
      Per approfondire, ti consigliamo di consultare la normativa e i regolamenti locali (anche asl) del tuo comune di riferimento.
      Continua a seguirci e buon lavoro.

      Rispondi
  2. salvo dice:

    Salve,
    secondo il dm 236/1989 e il successivo dpr 503/96, l’accesso al servizio per disabili può avere larghezza (netta) non inferiore a 75 cm… Perché la dimensione minima che considerate (non solo voi, a dirla tutta) è ancora di 85 cm?

    Rispondi
    • Mario Guerriero dice:

      Ciao Salvo,
      le norme di riferimento che riporti, e che sono citate nell’articolo, prevedono una dimensione “minima” di 75 cm per gli accessi per i servizi igienici destinati ai disabili.

      Nel modello e negli schemi del nostro esempio abbiamo preferito utilizzare invece degli accessi da 85 cm, poiché in base alla nostra esperienza, le dimensioni minimi previste dalla normativa possono essere disagevoli ed in alcuni casi restrittive. La differenza nel dimensionamento dei varchi del nostro esempio è quindi legata solo ad una questione di “comodità”.

      Rispondi
  3. Giulietta Tiengo dice:

    Buonasera, alcune domande, se posso….
    – nel bagni per disabili di un B&B ( lo sto arredando) ci deve per forza essere anche il bidet ?
    – le porte possono essere anche scorrevoli o solo a battente ?
    – Posso mettere la tenda per la doccia, in maniera da lasciare più spazio di manovra ad una carrozzina, o devo obbligatoriamente mettere il box ?
    Grazie….

    Rispondi
    • Mario Guerriero dice:

      Ciao Giulietta,
      – puoi utilizzare il water con doccetta in alternativa al bidet (in tal modo ottimizzerai gli spazi);
      – in un bagno per disabili le porte possono essere anche essere scorrevoli a scomparsa: anzi sarebbe preferibile utilizzarle poiché in tal modo consentirai la massima facilità di apertura da parte del disabile e potrai far installare una serratura senza chiave;
      – in un bagno per disabili è fortemente sconsigliata l’installazione del box doccia (non è neanche obbligatoria la tenda). Sarebbe preferibile un piatto doccia a raso per evitare anche il minimo rialzo. Lo spazio deve rimanere libero da ingombri. Se la doccia è all’interno del bagno sarebbe meglio lasciare tutto lo spazio libero ed aperto, altrimenti dovrai prevedere un ambiente apposito da adibire solo a doccia.

      Rispondi
  4. Claudia dice:

    Salve. Potrebbe dirmi quanti metri quadri vano x vano dovrebbe avere un appartamento popolare famiglia marito e moglie di cui il marito disabile 100% dificolta motorie in carrozzina. GRAZIE x me la risposta e’molto importante

    Rispondi
    • Mario Guerriero dice:

      Ciao Claudia,
      per quanto riguarda il dimensionamento dei vani consigliamo di osservare le seguenti regole:
      Soggiorno/pranzo: avere almeno uno spazio di 14 mq con finestra apribile, sarebbero preferibili soluzioni aperte, disponendo gli arredi in modo semplice e garantendo spazi adeguati tra i mobili e le componenti edilizie.
      Camera da letto : l’ideale sarebbe rispettate la regola 1 persona = 9 mq ; per 2 persone = 14 mq, con finestra apribile. La superficie minima può variare da 350×300 cm nel caso di stanze con letto singolo, fino a 550×400 cm per camere con due letti.
      Cucina: è necessaria una superficie minima di circa 250 x 300 cm.
      Bagno: lo spazio per la rotazione deve essere di 150×150 cm.
      Corridoio: la larghezza del passaggio deve misurare non meno di 90 cm (la misura ottimale è di 150 cm)

      Rispondi
  5. Stefano Cavallotti dice:

    Buonasera,
    dovendo redigere le tavole grafiche per il superamento delle barriere architettoniche ho cercato, nella libreria blocchi 3D e 2D, la carrozzina con relativi ingombri di rotazione necessari per la ma ho trovato solo una immagine 2D (rotazione 380°), non avete previsto i simboli con rotazione destra e/o sinistra?
    grazie.

    Rispondi
    • Michele Santoro dice:

      Ciao Simone, per il progetto di un bagno per disabili in un ristorante, la norma non impone superfici minime da rispettare per l’intero bagno ma indica gli ingombri e le distanze da considerare per gestire al meglio le manovrabilità della carrozzina.
      Occorre, quindi, tenere conto dell’ingombro di una carrozzina standard e delle rotazioni che deve fare per accedere a tutti i servizi del bagno (wc, lavabo, ecc.). Considerato che una carrozzina che occupa 70-75 cm in pianta ha necessità di un diametro di rotazione di 150 cm per effettuare una rotazione a 360°, la misura ideale del bagno dovrà essere almeno di 180/200 cm per lato e avere una pianta possibilmente quadrata. Possono comunque essere previste dimensioni minori purché sia sempre garantita la manovrabilità della carrozzina.

      Rispondi
  6. roberto pezzotti dice:

    buon giorno sto valutando l’apertura di un bar (somministrazione senza cucina)di 50 mq metratura complessiva.
    E’corretto creare un solo locale bagno composto da antibagno, bagno pubblico per disabili e non, e un bagno per i dipendenti?
    E’ sempre obbligatorio il bagno dipendenti?

    grazie

    Roberto

    Rispondi
    • Michele Santoro dice:

      Buongiorno Roberto. Le norme igienico-sanitarie che regolano i requisiti dei servizi igienici nei locali aperti al pubblico sono di competenza delle ASL e dei Comuni. E’ sempre consigliabile, dunque, rivolgersi agli uffici di competenza per avere informazioni certe in merito proprio perchè i regolamenti variano da comune a comune. Grazie e continua a seguirci.

      Rispondi
  7. Giuseppe dice:

    Buongiorno. Come mai nell’articolo la dimensione minima per il corridoio è indicata pari a 150 cm? Il punto 8.1.9 (Percorsi orizzontali e corridoi) riporta una dimensione di 100 cm.

    Rispondi
    • Michele Santoro dice:

      Ciao Giuseppe, come previsto al punto 8.1.9. del dm n. 236/89, i corridoi o i percorsi devono avere una larghezza minima di 100 cm ma presentare degli allargamenti, almeno ogni 10 m, che consentano l’inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote. La larghezza degli allargamenti deve essere calibrata in base al tipo di manovra della carrozzina. La larghezza per la manovra a 360° deve, ad esempio, essere pari ad almeno 150 cm.
      Grazie per l’attenzione e continua a seguirci. Buon lavoro

      Rispondi
  8. Alessandro dice:

    Salve, per quanto riguarda la porta, è obbligatorio il maniglione anti panico per l’apertura verso l’esterno?

    Rispondi
    • redazione BibLus-BIM dice:

      Ciao Alessandro. Il dm n.236/89 non prevede l’obbligo del maniglione antipanico per la porta di accesso al bagno per diversamente abili, ma consiglia porte scorrevoli o con anta a libro.
      Un saluto e continua a seguirci

      Rispondi
  9. Luca dice:

    Buongiorno,
    in merito alla disposizione dei sanitari vorrei chiedere se sia possibile posizionare il vaso nel bagno ed il lavabo nell’antibagno o se debbano essere installati entrambi nello stesso locale e se ci siano inoltre indicazioni particolari per il posizionamento del doccino in prossimità del wc.
    Grazie

    Rispondi
    • Redazione BibLus BIM dice:

      Ciao Luca, la normativa non fornisce precisazioni in merito alla disposizione dei sanitari ma indica gli spazi e gli ingombri necessari ad assicurare la manovra degli utenti in carrozzina, la tipologia degli arredi e il posizionamento di maniglioni e corrimano per la sicurezza dei fruitori.
      Grazie per averci scritto e continua a seguirci. Buon lavoro

      Rispondi
  10. ANTONIO RUGGIERO dice:

    Salve, per la realizzazione di un bagno per disabili in un risto-bar dovrei rialzare il bagno per disabili di 10 cm in modo da avere un adeguata pendenza per gli scarichi, è possibile prevedere una leggera pendenza all’ingresso del bagno in modo che io posso avere tale dislivello? grazie

    Rispondi
    • Redazione BibLus BIM dice:

      Ciao Antonio. Ai sensi del DM 14 giugno 1989, n. 236, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche, i pavimenti devono essere di norma orizzontali e complanari tra loro. Qualora i pavimenti presentino un dislivello, questo non deve superare i 2,5 cm. Eventuali differenze di livello superiore a tele limite devono essere superate tramite rampe con pendenza adeguata, in modo da non costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote. Nel tuo caso, per superare un dislivello di 10 cm occorre necessariamente prevedere una rampa di accesso. Per ulteriori approfondimenti sulle caratteristiche della rampa, puoi leggere il nostro focus “Come progettare una rampa per disabili“.
      Grazie per averci scritto, buon lavoro e continua a seguirci!

      Rispondi

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