Cos’è il LEED nel BIM
Cos’è la certificazione LEED nel BIM e qual è la sua utilità nel mondo delle costruzioni per l’efficientamento degli edifici esistenti o di nuova costruzione
La sostenibilità degli edifici è un tema sempre più attuale che richiama l’interesse nel mondo dell’edilizia. Grazie al BIM, a software di certificazione energetica e al sistema di certificazione LEED questo aspetto è reso molto più gestibile.
In questo articolo ti spiego che cos’è il LEED, a cosa serve, quali sono i suoi vantaggi e come viene integrato con il BIM.
Vediamo insieme nel dettaglio tutti gli aspetti che caratterizzano questi argomenti.
Cosa significa LEED nelle costruzioni?
L’acronimo LEED sta per Leadership in Energy and Environmental Design (Guida nella progettazione energetica e ambientale) ed è un programma di certificazione riconosciuto a livello internazionale.
Citando quanto scritto nel sito ufficiale di US Green Building Council Italia (USGBC), possiamo affermare:
LEED è un programma di certificazione di bioedilizia di terze parti e lo standard riconosciuto a livello mondiale per la progettazione, costruzione e gestione di edifici e quartieri verdi ad alte prestazioni. L’approccio del sistema di valutazione si concentra sull’efficienza e sulla leadership per fornire il triplo rendimento di “persone, pianeta e profitto”.
Questo sistema è possibile applicarlo a qualsiasi tipo di edificio per tutte le fasi operative nel corso dell’intera vita dell’immobile. Inoltre consente di promuovere l’approccio alla sostenibilità prendendo come riferimento i seguenti aspetti:
- ubicazione e pianificazione
- sviluppo sostenibile del sito
- risparmio idrico
- efficienza energetica
- selezione dei materiali
- riduzione dei rifiuti
- qualità ambientale interna
- strategie innovative
- questioni regionali prioritarie.
Cos’è il processo LEED?
Seguendo quanto detto in precedenza, il LEED è un processo di valutazione che prende in considerazione tanti parametri interni ed esterni all’edificio stesso. Si basa sull’assegnazione di un punteggio, con un massimo di 110 punti che consente di raggiungere determinati obiettivi.
I punti vengono “accumulati” in relazione a diversi criteri di valutazione, raggruppati in 8 macro-categorie, che hanno peso differente a seconda della tipologia.
La certificazione viene rilasciata dal Green Building Certification Institute (GBCI) che verifica la rispondenza con i requisiti LEED. Questo avviene dopo che è stata inviata:
- la domanda di progetto – viene effettuata dal tecnico
- la domanda di costruzione – viene effettuata dall’impresa.
Al termine della fase di richiesta avviene la verifica e, infine, la certificazione tramite il servizio web LEED online da parte del GBCI.
Quanti criteri ci sono per valutare il LEED?
I criteri di valutazione per la certificazione LEED si basano sull’assegnazione di alcuni crediti, con un massimo di 110, in relazione a specifiche macro-categorie. Possono esserci differenze a seconda della nazione ma, in linea generale, le macro-categorie sono 8.
La valutazione avviene seguendo un processo articolato e complesso, incentrato su diversi ambiti della progettazione.
Ogni macro-categoria presenta delle sottocategorie con elementi obbligatori ed altri facoltativi ed incide differentemente sul risultato finale come evidenziato di seguito:
- sostenibilità del sito (1 prerequisito, 10 punti max): tutti gli elementi legati sia al sito in cui sorge l’edificio sia il rapporto che l’edificio ha con il contesto
- gestione efficiente di acqua (3 prerequisiti, 11 punti max): i dati che riguardano l’uso, la gestione e lo smaltimento dell’acqua negli edifici
- energia ed ambiente (4 prerequisiti, 33 punti max): energia ottenuta da fonti rinnovabili o alternative, controllando i le prestazioni energetiche dell’immobile
- materiali e risorse (2 prerequisiti, 13 punti max): gestione dei materiali che vanno dalla scelta per la messa in opera fino allo smaltimento di quelli dismessi, valutando l’impatto ambientale del trasporto
- qualità dell’aria negli ambienti interni (2 prerequisiti, 16 punti max): dati inerenti la salubrità, sicurezza e comfort degli ambienti interni con attenzione all’energia consumata, al ricambio e alla contaminazione dell’aria
- sito e trasporti (16 punti max): riduzione del danno ambientale dovute alle operazioni di sviluppo del territorio incentivando lo spostamento ecosostenibile (passeggiate, biciclette, ecc.)
- innovazione (6 punti): scelte progettuali che presentano aspetti innovativi e applicazione di tecniche progettuali che migliorino la sostenibilità nella realizzazione degli edifici
- priorità regionali (4 punti): progettazione che tiene in considerazione gli aspetti caratteristici del luogo in cui è prevista la costruzione dell’edificio.
Oltre a queste 8 categorie, che consentono di ottenere il massimo di 109 punti, è presente anche il processo integrativo che dà la possibilità di ottenere 1 punto ulteriore.

I criteri valutazione LEED
Quali sono i 5 sistemi di classificazione LEED?
La certificazione LEED prevede 5 sistemi di classificazione che raggruppano tutte le tipologie edilizie. Nel dettaglio:
- LEED for Building Design and Construction (BD+C) – Progettazione e costruzione di edifici
- LEED for Interior Design and Construction (ID+C) – Interior Design e Costruzione
- LEED for Building Operations and Maintenance (O+M) – Operazioni di costruzione e manutenzione
- LEED for Neighborhood Development (ND) – Sviluppo del vicinato
- LEED for Cities and Communities – Città e comunità.
Progettazione e costruzione di edifici (BD+C)
Riguarda tutti gli interventi di nuova costruzione o ristrutturazione importante su edifici esistenti oppure il controllo della progettazione e costruzione del sistema impiantistico.
In questa classificazione rientrano gli edifici commerciali o i grandi spazi pubblici (uffici, magazzini, ospedali, spazi commerciali, ecc.).
Interior Design e Costruzione (ID+C)
Fa riferimento a progetti di spazi interni per renderli più efficienti e più confortevoli. Il target a cui si rivolge sono gli edifici commerciali e strutture ricettive (hotel, alberghi, motel, ecc.).
Operazioni di costruzione e manutenzione (O+M)
In questo caso si è orientati verso edifici esistenti e poco efficienti. L’obiettivo è quello di migliorare l’esistente evitando di aggiungere nuove costruzioni. Gli edifici a cui si fa riferimento sono uffici, scuole, magazzini ed altri del settore terziario.
Sviluppo del quartiere (ND)
Lo sviluppo del quartiere gestisce ed organizza gli ambienti esterni su scala urbana, come appunto i quartieri delle città. Questo permette di analizzare i problemi e trovare le relative soluzioni su scala urbana, evitando espansioni incontrollate.
Città e comunità
In questo caso è possibile pensare le città e le comunità in modo differente, migliorando la sostenibilità generale e la vivibilità. La certificazione LEED permette di controllare diversi aspetti grazie ai vari indicatori che incidono sulle prestazioni sociali, economiche e ambientali.
Qual è un buon punteggio LEED?
Tenendo conto di quanto specificato in precedenza sull’assegnazione dei crediti, possiamo individuare i vari livelli di certificazione. Questo consente di capire la qualità dell’edificio o del sito oggetto di certificazione.
Il GBCI prevede 4 livelli di certificazione:
- Certificazione base: tra 40 e 49 punti
- Argento: tra 50 e 59 punti
- Oro: tra 60 e 79 punti
- Platino: oltre gli 80 punti.
Da questo elenco si può dedurre che per ottenere la certificazione LEED di devono raggiungere almeno 40 punti (certificazione base), mentre per ottenere il livello platino bisogna totalizzare almeno 80 punti.

I livelli di certificazione LEED
Quali sono i benefici del LEED?
Prima di approfondire cos’è il LEED nel BIM e quali vantaggi porta, è bene scoprire i tantissimi benefici che derivano dalla certificazione LEED. Questo perché per raggiungere determinati livelli si devono effettuare delle scelte che apportano vantaggi per chiunque abbia a che fare con l’immobile.
Volendo sintetizzare, possiamo dire che i più importanti benefici sono:
- miglioramento del comfort – gli ambienti risultano più vivibili e più salubri per chi usufruisce di tali spazi dovuto al miglioramento della qualità dell’aria rispetto agli edifici standard
- riduzione del consumo di risorse – i materiali utilizzati, per i parametri LEED, devono essere riciclati, naturali e/o rigenerabili (in parte o del tutto). Questo porta ad una riduzione dei consumi delle risorse
- riduzione dell’impatto ambientale – questo aspetto parte dall’accurata scelta del sito mantenendo il più possibile inalterato l’intero ecosistema, riducendo al minimo la produzione di rifiuti e l’inquinamento dovuto all’utilizzo indiscriminato dei mezzi di trasporto inquinanti
- miglioramento delle funzionalità – riduzione delle dispersioni termiche e ricorso (il più possibile) a luce naturale e all’aria esterna, tenendo sempre sotto controllo la sicurezza per la salute
- vantaggi economici e maggior produttività degli occupanti – gli accorgimenti da adottare per la certificazione LEED portano ad un risparmio economico considerevole. Inoltre, soprattutto negli ambienti di lavoro, l’aumento del comfort interno consente un aumento della produttività del personale
- i benefici per i produttori – la certificazione LEED consente di dare maggiore affidabilità nei produttori in fase di vendita con una conseguente pubblicità nei propri confronti. Inoltre i produttori possono sfruttare incentivi pubblici o far leva sulle avanzate caratteristiche ecosostenibili per ottenere un margine di guadagno più alto.

I benefici del LEED
Cos’è il LEED nel BIM e qual è l’utilità
Per rispondere alla domanda iniziale “cos’è il LEED nel BIM?” occorre far riferimento all’utilità che il BIM ha nella certificazione LEED.
Il BIM (Building Information Modeling) consente di ottenere i dati per la certificazione LEED in modo molto veloce grazie all’uso di determinati software BIM. Per esempio utilizzando un software per la certificazione energetica si possono ottenere i parametri energetici di riferimento per la certificazione. Inoltre, si possono utilizzare altri software BIM per integrare la progettazione, la messa in opera e la gestione dell’opera.
I vantaggi nell’uso del BIM per il soddisfacimento dei requisiti per la certificazione LEED sono tanti, come per esempio:
- verificare ed analizzare le prestazioni energetiche (e non solo) dei progetti
- effettuare simulazioni su diverse condizioni ambientali così da ottimizzare le scelte progettuali e renderle più adeguate ad un determinato caso specifico
- permette, come accennato in precedenza, di effettuare analisi energetiche e di sostenibilità sull’opera da costruire o da riqualificare
- gestire tutte le informazioni sui materiali e sugli elementi utilizzati
- migliorare ed ottimizzare i processi di progettazione, gestione e manutenzione degli edifici oggetto di certificazione.
In pratica, con il BIM puoi gestire al meglio:
- il sito oggetto di intervento,
- l’isolamento termico dell’edificio, individuando quello più adatto alle proprie esigenze
- l’impianto fotovoltaico, con eventuale progettazione e dimensionamento
- i sistemi di riscaldamento ad energia solare, anche in questo caso come eventuale progettazione e dimensionamento
- la scelta dei materiali
- ecc.

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