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Parco Liternum: dal rilievo alla nuvola di punti ed alla ricostruzione del modello BIM

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ACCA software in collaborazione con l’Università di Napoli e la Città metropolitana di Napoli ha realizzato il rilievo e la ricostruzione del modello BIM del parco archeologico di Liternum

Un modello di ricostruzione del sito archeologico di Liternum, attraverso la ricostruzione del modello BIM grazie all’uso combinato di software BIM (Edificius) e le piattaforme collaborative (usBIM.platform), è stato di recente presentato a Roma durante il Word Tourism Event 2019.

Sita nel territorio a Nord di Cuma, Liternum fu fondata nel 194 a.C., insieme a Puteoli e Volturnum, come colonia marittima presso la sponda sinistra del Lago Patria ed assegnata a trecento veterani della seconda guerra punica, probabilmente appartenenti all’esercito di Publio Cornelio Scipione l’Africano, che vi si rifugiò esule in una villa fortificata e, secondo la tradizione, vi fu sepolto.

Quanto presentato a Roma è un progetto avanzato di ricostruzione basato sul rilievo e sulla nuvola di punti che ha prodotto risultati a dir poco stupefacenti e che permette di navigare in realtà virtuale immersiva nell’intero sito. A realizzarlo ACCA software.

L’intero processo si basa su 3 fasi fondamentali:

  1. il rilievo dello stato di fatto: a partire da foto realizzate con drone si è proceduto all’applicazione della fotogrammetria, ottenendo la nuvola di punti e il modello mesh con texture dell’esistente
  2. la ricostruzione virtuale 3D dell’antica Liternum: dopo un attento studio di tipo archeologico si è proceduto a ricostruire il modello con un software di progettazione architettonica BIM
  3. federazione dei modelli: i 2 modelli vengono federati grazie all’uso di apposita piattaforma BIM.
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Il parco archeologico di Liternum oggi

L’antica Liternum

Il parco archeologico di Liternum è costituito da 7 componenti principali.

Parco archeologico di Liternum, planimetria

Parco archeologico di Liternum, planimetria

Il Foro

Il Foro era il centro della vita pubblica della città romana. Aveva una forma rettangolare con orientamento nord-sud ed era attraversato longitudinalmente, da sud a nord, dall’antico percorso della via Domiziana.

Era contornato quasi per intero da un porticato a colonne dove si affacciavano una serie di Tabernae (negozi) ed i più importanti edifici civili e religiosi della colonia:

  • la Basilica
  • il Capitolium
  • il Teatro

Oggi di questi edifici restano alcune strutture murarie che ne delineano il solo impianto planimetrico.

La Basilica

A sud-ovest del Foro si ergeva la Basilica. Era il tribunale dove i magistrati della colonia amministravano la legge. L’edificio di circa 32 m x 23 m, con pianta a una sola navata, presentava l’aula interna decorata con semicolonne addossate alle pareti.

Oggi di questo edificio si conserva il perimetro murario realizzato con la tecnica dell’opus reticulatum (paramento in blocchetti di tufo disposti a rombo). La Basilica è databile alla tarda età repubblicana.

Il Capitolium

A nord della Basilica, in posizione centrale e scenografica sul Foro, c’era il Capitolium cittadino. Aveva un fronte di 17 m e un fianco di 23 m.

Il tempio maggiore della città era dedicato alla Triade Capitolina: Giove, Giunone, Minerva. Esso si presentava con una cella a fondo tripartito in tre nicchie per le statue di culto. La cella era preceduta da un portico con 4 colonne frontali (prònao tetràstilo) di ordine corinzio.

Sopravvive in situ l’alto basamento del tempio (podio) in opus incertum (paramento murario in pietrame di tufo di pezzatura diversa ) con ammorsature (cuciture) in opus reticulatum (blocchetti di tufo disposti a rombo) ed opus latericium (paramento in mattoni di terracotta), una sola colonna restaurata, un secondo capitello e qualche rocchio.

Il Capitolium si fa risalire al 194 a.C.

Il Teatro

Sul fianco nord del Capitolium sorgeva il Teatro costruito in epoca imperiale. La cavea (gradinata per gli spettatori) dalle dimensioni contenute, presentava un diametro di 40 m e poteva avere una capienza di circa 1.000 persone.

La cavea poggiava su un basamento murario in tufo (sostruzione) ed era accessibile  esternamente attraverso tre rampe di scale (vomitoria). Dell’intera gradinata della cavea rimangono solo le tracce dei due bassi gradini (proedria) accessibili direttamente dall’orchestra del teatro e dove prendevano posto con singole sedute lignee (bisellia) i maggiorenti  della città.

Della monumentale scena del teatro (scenae frons) non rimangono che lacerti in muratura in opus vittatum (paramento regolare in blocchetti di tufo) con ricorsi in opus latericium (paramento in mattoni di terracotta).

Le Tabernae

Ai lati del Foro dovevano aprirsi una serie di Tabernae (negozi e botteghe). Spesso questi locali commerciali possedevano un mezzanino che costituiva l’alloggio del bottegaio.

Nelle antiche città romane le attività commerciali rappresentavano uno degli aspetti più vivaci e fondamentali per la sussistenza materiale dei cittadini. Artigiani e commercianti formavano delle vere e proprie corporazioni capaci di esercitare la loro influenza anche durante le elezioni dei magistrati della colonia.

Tra le corporazioni più importanti c’erano i fullones (lavandai), i coactiliarii (feltrai e lanaioli), i pistores (mugnai e fornai), i pomarii (fruttivendoli) ecc.

Oggi alcune di queste strutture si ritrovano sul lato nord, ove sono presenti lacerti in muratura alla base in opus reticulatum (paramento murario in blocchetti di tufo disposti a rombo).

L’Ara di Scipione

Del  Foro l’unico monumento pervenutoci in buone condizioni è la cosiddetta Ara di Scipione, in pietra vulcanica.

Il piccolo monumento costituisce una sorta di cenotafio (tomba monumentale simbolica, vuota), dedicata al noto condottiero che sconfisse i cartaginesi nella Seconda Guerra Punica, Publio Cornelio Scipione detto “l’Africano”.

La Via Domitiana

Il Foro di Liternum era attraversato da nord a sud dalla Via Domitiana.

La Via Domitiana prese il nome dall’imperatore romano Domiziano che ne promosse la costruzione nel 95 d.C. Questa grande via migliorò il collegamento tra il porto di Puteoli (Pozzuoli) ed il resto dell’impero.

La Via Domitiana aveva origine dall’antica Via Appia all’altezza di Sinuessa (Mondragone). Essa rimase in uso fino alla sua distruzione ad opera di Alarico nel 420 d.C., in seguito  fu ricostruita nel XVI secolo sotto il Regno di Napoli.

Attualmente la moderna strada statale ne ricalca in parte l’antico tracciato.

Il rilievo e digitalizzazione dello stato di fatto

Lo stato attuale è stato rilevato con un drone commerciale, che ha consentito di realizzare una serie di riprese foto e video. Le foto sono state scattate seguendo le regole classiche per la fotogrammetria. Per gli scopi da perseguire non è stato necessario integrare il rilevo con laser scanner.

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Rilievo con drone del parco archeologico

Nella fase successiva, le foto sono state elaborate con un opportuno software di fotogrammetria, ottenendo nuvola di punti e successivamente mesh con texture. Il modello OBJ (mesh con texture) è stato opportunamente scalato.

Successivamente il modello OBJ è stato suddiviso nelle 7 componenti principali:

  1. Foro
  2. Basilica
  3. Capitolium
  4. Teatro
  5. Tabernae
  6. Ara di Scipione
  7. Via Domitiana

Il modello è stato caricato sulla piattaforma collaborativa BIM usBIM.platoform.

ricostruzione del modello BIM - Il modello con mesh caricato su usBIM.platform

Il modello con mesh caricato su usBIM.platform

A ciascuno dei 7 componenti del modello è stata associata una scheda PDF con le relative informazioni.

A questo punto, il modello risulta navigabile direttamente da browser (Google Chrome). Quindi, diventa possibile navigare all’interno del modello 3D, senza alcuna app specifica, ma solo con un comunissimo browser per Internet.

Modello scomposto in componenti e associazione di informazioni (PDF) al singolo componente

Modello scomposto in componenti e associazione di informazioni (PDF) al singolo componente

Navigazione VR del modello ricostruito

Grazie alla innovativa tecnologia usBIM.VR, è possibile navigare in realtà virtuale immersiva l’intero modello. E’ sufficiente disporre di un comune visore VR (es: Oculus Rift S o HTC Vive ) per immergersi all’interno del Parco e passeggiare.

Anche se non è disponibile il visore VR, è possibile attivare la navigazione del modello renderizzato in tempo reale, grazie alla nuovissima tecnologia usBIM.reality, che consente di modificare le condizioni di illuminazione e soleggiamento, di impostare la data e l’ora (per studiare l’effettiva posizione del sole e la proiezione delle ombre durante tutta la giornata).

Inoltre, è possibile impostare la nuvolosità e addirittura attivare la pioggia, che “bagnerà” in tempo reale le texture esistenti, senza doverle ricaricare.

Il risultato estetico è assicurato!

ricostruzione del modello BIM - il Foro romano di Liternum

Ricostruzione del Foro romano di Liternum

Ricostruzione del modello BIM e federazione dei modello

Grazie al rilievo è stato possibile ricreare con Edificius (il software per la progettazione architettonica BIM) il modello BIM (ipotizzato), con una serie di informazioni. Sono state ricostruite le antiche Tabernae, il Foro, la Basilica, ecc.

Dopo aver creato il modello, il file è stato caricato sulla piattaforma, ottenendo:

  • stato di fatto -rilievo.OBJ
  • modello BIM ricostruito.EDF
ricostruzione del modello BIM - Visualizzazione del modello federato: stato di fatto + ricostruzione

Visualizzazione del modello federato: stato di fatto + ricostruzione

Inoltre, grazie alle funzionalità della piattaforma, è stato possibile “federare” i 2 modelli. Il modello federato ottenuto è davvero suggestivo, soprattutto se si utilizzano appositi trasparenze sul modello esistente.

Infine, è ancora una volta possibile visualizzare i modelli, singoli o federati, in realtà virtuale immersiva.

Video digitalizzazione parco archeologico Liternum

Di seguito il video esplicativo del progetto di ricostruzione del sito archeologico di Liternum.

 

 

usbim-platform
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