5 modi di utilizzare il GIS per l’Asset Management
Il GIS ha un ruolo chiave nell’Asset Management poiché aiuta a mappare dati relativi a posizione e caratteristiche delle risorse. Scopri 5 modi per utilizzarlo
Chi lavora nel campo dell’Asset Management, sa bene quanto sia importante poter localizzare con facilità le proprie risorse e ottenere all’istante informazioni affidabili sulle loro condizioni e prestazioni.
Tutto questo, però, diventa difficile quando gli asset da gestire sono eccessivamente numerosi e si trovano dislocati in aree geografiche diverse più o meno distanti tra loro.
Ti consiglio di usare subito un Facility Management software che, associato alla tecnologia GIS (Geographic Information System), può offrirti un potente sistema per mappare la posizione delle tue risorse e registrare tutti i dati relativi al loro funzionamento.
Se non conosci ancora questa tecnologia e vuoi saperne di più, continua nella lettura dell’articolo e scopri gli usi e i vantaggi dell’integrazione tra GIS e Asset Management.
Che cos’è il GIS Asset Management
L’espressione GIS Asset Management si riferisce ai processi di gestione patrimoniale incentrati sull’utilizzo di sistemi informativi geografici, conosciuti comunemente come GIS.
Come già sappiamo, l’Asset Management rappresenta l’insieme delle attività volte a gestire le risorse fisiche di un’organizzazione durante tutte le fasi del loro ciclo di vita, allo scopo di soddisfare gli obiettivi strategici che la stessa azienda si è posta.
Possono far parte del patrimonio aziendale diverse tipologie di beni, tra cui immobili, merci, impianti, macchinari, attrezzature e così via.
Nella maggior parte dei casi, queste risorse non sono concentrate in un unico luogo ma sono distribuite su un’area geografica piuttosto vasta. Risultano, inoltre, talmente numerose e diversificate che il loro processo di localizzazione, gestione e monitoraggio diventa quasi impossibile da sviluppare con i metodi tradizionali.
Ecco, quindi, che si fa sempre più spazio l’opportunità di ricorrere ai sistemi GIS al fine di ridurre la complessità che di norma caratterizza i processi di Asset Management. Scopriamo allora come funziona e perché è così importante questa tecnologia nell’ambito della gestione delle risorse.
Cos’è la mappatura GIS
La mappatura GIS è il processo che consente di creare e archiviare dati su una mappa geografica per poterli sottoporre a successive analisi, elaborazioni ed interrogazioni. Il termine GIS si riferisce, nello specifico, agli strumenti informatici attraverso i quali è possibile implementare questo processo.
L’obiettivo principale della mappatura GIS è quello di “georeferenziare” i dati. I sistemi GIS permettono, infatti, di registrare qualsiasi tipologia di informazione integrandola con i dati relativi alla sua posizione spaziale.
I dati GIS risultano, quindi, caratterizzati da due componenti essenziali:
- una componente spaziale che serve, appunto, ad individuare la posizione nello spazio dell’oggetto, dell’elemento o del dato registrato;
- una componente descrittiva che ha lo scopo di fornire informazioni aggiuntive rispetto ai requisiti spaziali e aiuta a caratterizzare ciascun elemento sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

Caratteristiche dei dati GIS
L’importanza del GIS nella gestione patrimoniale
La tecnologia GIS è diventata ormai indispensabile in molti settori ma offre un contributo significativo soprattutto nell’Asset Management perché aiuta a risolvere le inefficienze che da sempre caratterizzano i processi di gestione e manutenzione delle risorse.
Una di queste inefficienze è legata alla difficoltà nell’identificare l’esatta posizione degli asset quando questi sono troppo numerosi e/o distribuiti in luoghi diversi.
Come abbiamo visto in precedenza, il GIS offre gli strumenti necessari per creare e restituire informazioni geograficamente referenziate che assicurano una più rapida ed efficiente localizzazione delle risorse.
Ma l’utilità di questa tecnologia non si esaurisce con il fornire delle semplici informazioni sulla posizione.
I GIS sono, infatti, in grado di associare ai dati spaziali di un dato elemento ulteriori attributi, che possono essere stratificati e visualizzati in differenti combinazioni per facilitarne il processo di comprensione.
Permettono, inoltre, di raccogliere, gestire e analizzare informazioni relative alle condizioni delle risorse, alle prestazioni delle apparecchiature, alle strategie di manutenzione richieste e a qualsiasi altro elemento che possa aiutare gli asset manager ad ottimizzare il proprio lavoro.
Quali sono i vantaggi del GIS nell’Asset Management
Per molti anni, le aziende e le organizzazioni di ogni settore hanno sprecato tempo e denaro a causa di un’inappropriata allocazione delle risorse e di una cattiva gestione che hanno contribuito al rallentamento della produttività.
Grazie all’utilizzo dei Geographic Information Systems oggi è possibile:
- semplificare i processi di localizzazione degli asset;
- migliorare l’efficienza delle operazioni sul campo;
- archiviare e gestire i dati in maniera più efficace;
- ridurre i tempi e costi richiesti per la gestione e la manutenzione delle risorse;
- ottenere una rappresentazione visiva dei dati che aiuta a migliorarne la comprensione;
- integrare in un’unica mappa dati eterogenei e ricavare modelli, interazioni e tendenze;
- creare le basi per un processo decisionale consapevole incentrato sulle informazioni.
5 modi di utilizzare il GIS nell’Asset Management
I sistemi GIS offrono potenti funzionalità analitiche e di visualizzazione che li rendono indispensabili per numerose applicazioni nel settore dell’Asset Management. Possono essere utilizzati, nello specifico, per:
- mappare la posizione delle risorse: i sistemi GIS hanno la capacità di associare ad un qualsiasi elemento dei riferimenti specifici che ne identificano la posizione. Permettono, quindi, di geolocalizzare immobili ed asset di vario genere (come impianti, attrezzature, mezzi di trasporto, postazioni di lavoro, dotazioni informatiche, ecc.) e di tracciare in tempo reale gli spostamenti di ogni singola risorsa;
- gestire le attività di manutenzione: oltre a localizzare con la massima semplicità ogni tipo di apparecchiatura, con l’aiuto delle mappe GIS è possibile identificare le risorse che necessitano di riparazioni e manutenzione. Mediante l’integrazione di dati GIS specifici, è possibile, inoltre, risalire alla causa principale del problema;
- monitorare le prestazioni degli asset: grazie alla possibilità di registrare e visualizzare qualunque tipologia di informazione, i GIS rappresentano uno strumento indispensabile per tracciare e monitorare le prestazioni e le condizioni di funzionamento di ogni apparecchiatura;
- tracciare gli ordini di lavoro: con un’adeguata infrastruttura GIS, gli asset manager possono tenere traccia di tutti gli aggiornamenti relativi agli ordini di lavoro, nonché visualizzare e tenere sotto controllo le performance di tecnici ed operatori e identificare le potenziali aree di miglioramento;
- gestire l’inventario: le informazioni sulla posizione degli elementi fornite dai sistemi GIS possono essere sfruttate per migliorare le strategie di inventario e organizzare lo spazio di magazzino in modo più efficiente.

Usi del GIS nell’Asset Management
Per sfruttare al massimo le potenzialità del GIS Asset Management, è necessario utilizzare sistemi che ti permettano di registrare, aggiornare e visualizzare in modo automatico tutti i dati relativi alla posizione delle tue risorse. Il mio consiglio è quello di affidarti sin da subito ad un Facility Management software in grado di lavorare in ambiente BIM.
Utilizzando questo strumento potrai localizzare immobili, impianti e attrezzature con la massima efficienza, e tracciare i dati relativi alle attività di gestione e manutenzione delle tue risorse direttamente su planimetrie 2D o modelli 3D BIM.

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