HBIM in Cloud: il BIM per gli edifici storici supportato dal Cloud
Condividere e gestire un modello HBIM di edifici storici in Cloud: come fare, quali strumenti utilizzare e perché è vantaggioso per il tuo lavoro e per la gestione di un edificio storico
Ti occupi di HBIM o sei curioso di capire in cosa consiste il BIM applicato agli edifici storici? Vuoi sapere quali sono gli strumenti per digitalizzare il patrimonio storico/culturale e sfruttare le funzionalità offerte dalle tecnologie più avanzate oggi disponibili per tutti?
In questo focus ti parlo dei vantaggi di lavorare in Cloud e di come gestire tutto il processo HBIM utilizzando il sistema integrato usBIM.
Ti illustro un caso pratico applicato alla gestione del modello della Chiesa di Santa Maria della Neve a Montella (AV).
Ho utilizzato l’ambiente HBIM di Edificius per creare il modello 3D BIM di partenza e la piattaforma usBIM per gestire il modello informativo del bene, totalmente in Cloud.

HBIM in Cloud
Inizia ad utilizzare gratis usBIM e segui le mie indicazioni: ricorda che hai a disposizione una serie di strumenti gratuiti e uno spazio di archiviazione in Cloud.
HBIM, il BIM al servizio del patrimonio edilizio storico
Digitalizzare un edificio esistente significa ricreare il suo gemello virtuale (Digital Twin), riproducendone la geometria e creando una raccolta pressoché infinita di dati e informazioni costantemente aggiornate e indispensabili alla gestione e alla manutenzione del manufatto stesso.
Siamo abituati a pensare al BIM come al processo di gestione del ciclo di vita di edifici di nuova costruzione.
Invece, con la diffusione crescente dell’HBIM (Heritage Building Information Model), è possibile finalmente applicare tutti i processi BIM anche agli edifici storici. Tutti i vantaggi della metodologia BIM si trasferiscono automaticamente alla gestione del patrimonio edilizio esistente, offrendo numerose opportunità di amministrazione, manutenzione e tutela del costruito.
I vantaggi del Cloud in un processo HBIM
I vantaggi della gestione in Cloud di un processo BIM o HBIM, sono facilmente intuibili.
Ti consente la gestione interattiva delle risorse, la rapidità dello scambio delle informazioni, la condivisione dei dati, l’interoperabilità, la programmazione di tutti i processi, la tracciabilità della comunicazione, la valutazione delle prestazioni e la qualità dei risultati.
A questi aspetti tipici di un processo BIM, si sommano tutti i vantaggi che si possono ottenere nella gestione di un edificio storico:
- il monitoraggio dello stato di degrado, attraverso il confronto tra un dato inserito nel modello digitale e lo stesso dato analizzato in tempo reale
- la pianificazione degli interventi
- la tutela delle informazioni raccolte, che vengono archiviate in Cloud e aggiornate nel tempo
- la simulazione di eventi catastrofici
- la tramandabilità del bene in tutti i suoi dettagli, anche in caso di perdita di materiale, crolli, degrado, ecc.
- le ricostruzioni digitali di eventuali parti mancanti o l’eliminazione di superfetazioni realizzate nel corso del tempo
- le visite virtuali e la conoscenza del bene anche di parti non accessibili o aperte al pubblico.
In sintesi, il contenitore informativo del bene che ho costruito grazie ad usBIM, è al sicuro sul Cloud e potrà essere sempre consultato, aggiornato e implementato nel corso del tempo.
Per approfondire i vantaggi del BIM nella conservazione di un edificio storico, clicca qui e leggi l’articolo d’approfondimento.
Come spiegato, tali funzionalità vengono gestite tutte all’interno del Cloud di usBIM.
In questo ambiente virtuale dati e modelli sono depositati, elaborati e revisionati, condivisi e pubblicati, in modo che il flusso di lavoro sia scorrevole e risponda a regole prestabilite dal team.
Modelli HBIM in Cloud
Il Cloud è l’ambiente indispensabile per la condivisione, lo scambio e la collaborazione fra i diversi attori del processo edilizio alla base del BIM e dell’HBIM. Vediamo allora come sfruttarlo al meglio per migliorare la produttività e la qualità del lavoro di tutti gli addetti del settore AEC.
Se già lavori in BIM, sai bene quanto sia indispensabile l’interoperabilità, la definizione di un ambiente di lavoro sicuro e flessibile per la condivisione dei file, la comunicazione, il controllo e la verifica dei modelli e dei dati ad esso associati, la federazione di più modelli, ecc.
Lavorando in Cloud e con gli strumenti giusti, puoi gestire tutti gli aspetti di un processo BIM, in modo semplice ed efficace.
Per esempio, puoi:
- visualizzare e gestire direttamente online tutti i dati, i documenti e i modelli
- navigare online il modello 3D con qualsiasi device
- federare più modelli IFC in un’unica vista
- collaborare con gli utenti connessi sul progetto in tempo reale
- utilizzare Issue per risolvere in maniera collaborativa potenziali problematiche riscontrate nel modello
- descrivere con informazioni testuali commenti necessari alla soluzione di una problematica in merito al file IFC direttamente sul modello
- collegare tra loro elaborati grafici, descrittivi, specifiche tecniche ed altra documentazione
- localizzare tutte le informazioni sugli oggetti del modello IFC tramite l’associazione di link o attribuire informazioni aggiuntive con l’inserimento degli #TagBIM.
Ora ti spiego come fare tutto questo attraverso un caso studio, partendo da un modello HBIM già realizzato.
Per scoprire come modellare un edificio storico con l’ambiente HBIM di Edificius, clicca qui e leggi l’articolo di approfondimento.
Partendo dal modello già realizzato, lo step successivo è la creazione delle cartelle per l’archiviazione e la condivisione dei file e dei dati su usBIM.
La struttura dei contenitori informativi (CDE – Common Data Environment)
La struttura del mio archivio in Cloud si divide di 4 macro gruppi, così come previsto dalle norme sul BIM (UNI 11337 Italia ACDat / ISO 19650 CDE).
- Stato di Elaborazione (Work in progress) – Raccoglie contenitori informativi mano a mano che vengono prodotti dai vari Task Team. Un contenitore informativo in questo stato non è visibile o accessibile ad
alcun altro gruppo del processo; - Stato di Condivisione (Shared) – Raccoglie contenitori informativi utili al coordinamento dei vari team di lavoro. È accessibile e visibile a chiunque debba collaborare, fatto salvo qualsiasi restrizione correlata alla sicurezza. Questi contenitori informativi non dovrebbero essere modificabili;
- Stato di Pubblicazione (Published) – Raccoglie i contenitori informativi ritenuti pronti per nuove elaborazioni future, quindi consultabili e definitivi;
- Archivio (Archived) – Diventa un ambiente all’interno del quale confluiscono file superati, ritenuti non più validi per la gestione della commessa e del cespite immobile (Asset).

La struttura dei contenitori informativi su usBIM per gestire un modello HBIM in Cloud
Ogni macro gruppo contiene le seguenti cartelle:
- Stato di fatto
- Rilievo
- Rilievo geometrico
- Nuvola di punti
- DWG/DXF
- Rilievo fotografico
- Rilievo materico
- Rilievo geometrico
- Ricerca storica e d’archivio
- Analisi del contesto
- Analisi materica
- Analisi del degrado
- Analisi del quadro fessurativo
- Analisi stratigrafica
- Altri documenti
- Modelli HBIM
- Modello architettonico
- Modello strutturale
- Modello impiantistico
- Federazioni
- Rilievo
- Progetto
- Modelli HBIM
- Modello architettonico
- Modello strutturale
- Modello impiantistico
- Federazioni
- Richiesta titoli abilitativi e autorizzazioni.
- Modelli HBIM
Caricamento e visualizzazione dei file
Definita la struttura del mio archivio in Cloud, su usBIM, procedo nel seguente modo:
- carico nelle cartelle predisposte i file e le informazioni raccolte
- condivido le cartelle con i colleghi coinvolti nel processo
- i componenti del team caricano i file e i documenti in loro possesso
- visualizzo e navigo direttamente in usBIM i modelli 3D caricati, anche se generati con software BIM di cui non posseggo la licenza.
Per visualizzare il modello BIM della chiesa, clicco sull’icona a forma di schermo, che si trova a sinistra, in corrispondenza del file da visualizzare. Anche se il mio file è di grandi dimensioni, con usBIM non ho alcun problema perché riesce a gestire il modello con una velocità assolutamente straordinaria.

Visualizzazione del modello HBIM in usBIM
Geolocalizzazione dell’area di studio
Per creare le tavole d’inquadramento dell’area di studio, utilizzo usBIM.gis, una delle applicazioni gratuite del sistema integrato usBIM.
Il GIS è un sistema informativo territoriale che consente di creare mappe tematiche, ossia relative a un determinato tema.
Ad esempio posso immaginare di utilizzare il GIS per geolocalizzare (posizionare su una mappa) tutti gli edifici storici che ho digitalizzato.
Creo una mappa per geolocalizzare l’area, seguendo questi semplici passaggi:
- creo un nuovo documento e scelgo “Mappa GIS di usBIM.gis”
- nomino il file
- clicco su “Crea”
- dalla mappa, individuo l’area d’interessa
- seleziono la mappa di riferimento da visualizzare come sfondo (GMaps – Streets, GMaps – Satellite, GMaps – Hybrid, ecc.)
- disegno linee, polilinee e poligoni in base alle esigenze
- creo e associo nuovi layer
- inserisco marker sulla mappa e assegno il nome in base alle esigenze
- associo al marker, dati, informazioni, immagini, link (a un modello, oppure a contenuti web) e modelli già caricati su usBIM
- al termine del lavoro, salvo la bozza in usBIM o esporto la mappa in formato .GeoJSON.

Geolocalizzazione dell’area di studio su usBIM
L’attribuzione dei dati e delle informazioni al modello
Per costruire il mio contenitore informativo, associo agli oggetti parametrici del modello HBIM, tutte le informazioni e i documenti che ho già caricato sul Cloud di usBIM. E’ un’operazione semplicissima ma molto utile perché consente di raccogliere e tenere al sicuro tutte le informazioni relative ad ogni singolo elemento della chiesa.
Per esempio, associo al capitello dell’altare laterale le schede tecniche con le informazioni storiche, le fotografie che ne documentano lo stato attuale di conservazione, le schede tecniche dei materiali utilizzati per gli interventi di ripristino, le tavole di progetto relative alla conservazione delle superfici e quelle dell’analisi del degrado, le foto storiche che ho raccolto e che testimoniano eventuali trasformazioni avvenute nel corso del tempo, i file del rilievo, ecc.
In questo modo, costruisco un vero e proprio contenitore informativo a cui attingere per monitorare e promuovere il bene ma anche per qualsiasi intervento futuro.

L’attribuzione dei dati e delle informazioni al modello con usBIM
Lo scambio dei dati e la comunicazione con il team
Per collaborare in modo efficace con il team e condividere il lavoro è indispensabile utilizzare strumenti di comunicazione adeguati.
Attualmente ci sono tantissimi strumenti per la comunicazione a distanza ma usBIM.chat e usBIM.meet, applicazioni gratuite incluse nel sistema integrato usBIM, sono appositamente studiate per supportare il lavoro collaborativo tra gli addetti del settore tecnico (architetti, ingegneri, geometri, periti, ecc.).
Infatti, alle funzionalità tradizionali si affiancano quelle più avanzate per la collaborazione e quelle relative allo scambio dei file di lavoro, senza trasferire le copie dei file e con un semplice messaggio in chat. Lo scambio di dati avviene solo grazie ad un semplice link, condiviso in chat.
Ti faccio un esempio. Nel mio caso studio, per gestire tutte le attività di progetto con usBIM.chat e usBIM.meet opero nel seguente modo.
Per prima cosa organizzo un briefing online sfruttando le funzioni di video conferenza e meeting online di usBIM.meet. La riunione si svolge come un comune meeting in presenza in cui si dialoga e ci si confronta per stabilire le modalità operative, i compiti di ognuno, il workflow da seguire, ecc. Utilizzo un qualsiasi dispositivo connesso ad internet (pc, smartphone o tablet), dotato di webcam e microfono. Durante la riunione, ho necessità di visualizzare tutto il materiale prodotto dai colleghi. Quindi, il mio collega architetto condivide il suo file di lavoro già caricato su usBIM, attraverso un link nella chat.
Successivamente organizziamo altri meeting di verifica del lavoro utilizzando usBIM.meet e, in tempo reale, scambiamo i file aggiornati a seguito di reciproche osservazioni e modifiche concordate in riunione.
In pratica, con usBIM.chat creo chat e meeting online con tutto il team e visualizzo e condivido file di lavoro anche molto pesanti, come modelli 3d BIM, nuvole di punti, ecc., senza scambiare materialmente alcun documento.

HBIM in Cloud – La comunicazione con il team con usBIM.chat
Ecco il video di un esempio realizzato con l’aiuto di usBIM
Di seguito ti mostro il video di un esempio di HBIM in Cloud realizzato con l’aiuto di usBIM. Puoi osservare come gestire il processo di gestione del modello grazie anche alla collaborazione con il tuo team.

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