Information Delivery Specification (IDS)

IDS: cos’è e a cosa serve

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IDS (Information Delivery Specification), il nuovo standard di buildingSMART per gestire meglio lo scambio informativo nel Building Information Modelling (BIM)

Che cos’è un file IDS? A cosa serve? Come di crea?

In questo articolo scopriamo di più sull’IDS, lo standard di bSI necessario per verificare che il progetto BIM rispetti i requisiti richiesti dal committente.

Se devi creare o modificare il file IDS e validare il modello IFC in base a questo standard, ti consiglio di utilizzare un IDS BIM per gestire i flussi di scambio delle informazioni in modo rapido e senza errori.

IDS cos’è?

L’IDS (Information Delivery Specification) è un documento che definisce i Requisiti Informativi (Exchange Requirement) stabiliti dal committente, in uno scambio di informazioni basato sull’utilizzo di modelli BIM.

Questo documento stabilisce come gli oggetti di un modello BIM, le classificazioni, le proprietà e persino valori ed unità di misura devono essere consegnati e scambiati. La caratteristica principale del documento IDS è di essere scritto in modo da essere interpretabile da un computer.

Schema che spiega le differenze tra LOD, LOIN e IDS (Information Delivery Specification)

LOD, LOIN e IDS

A cosa serve un IDS?

Information Delivery Specification (IDS) può essere molto utile per definire correttamente i livelli di fabbisogno informativo (LOIN) nel capitolato informativo (EIR) e nel piano di gestione informativa (BEP).

Il nuovo standard IDS di buildingSMART risolve, quindi, uno degli aspetti più importanti per la corretta impostazione di una commessa BIM: la necessità, per i committenti, di avere modelli in linea con gli obiettivi per cui gli stessi vengono richiesti.

Le caratteristiche delle informazioni che devono essere scambiate e fornite durante il ciclo di vita dei beni edilizi sono normate all’interno della UNI EN 17412-1 che fornisce le linee guida per la specifica dei fabbisogni informativi.

La norma è applicabile all’intero ciclo di vita di qualsiasi bene costruito:

  • pianificazione strategica;
  • progettazione iniziale;
  • ingegneria;
  • sviluppo;
  • documentazione e costruzione;
  • funzionamento quotidiano;
  • manutenzione;
  • ristrutturazione;
  • restauro;
  • fine vita.

L’IDS nasce per rispondere all’esigenza di definire ed ottimizzare la gestione di fabbisogni informativi dinamici e complessi come quelli descritti.

Per approfondire leggi anche:

L’IDS come soluzione per realizzare scambi di dati predicibili e certi

Le specifiche di un documento IDS possono essere frutto di una combinazione dei concetti presenti all’interno di:

  • standard IFC (Industry Foundation Classes): modello di dati che ha lo scopo di descrivere i dati dell’edilizia e dell’industria delle costruzioni. Si tratta di un formato file neutrale e aperto che non è controllato da un singolo fornitore o gruppo di fornitori
  • classificazioni e proprietà aggiuntive derivanti da contratti nazionali o specifici di un’azienda.

L’IDS è lo standard da utilizzare per definire i propri Level of Information Needs (LOIN) e consente di ottimizzare la validazione di modelli IFC da parte del cliente, del modellatore e dei software BIM based che lo implementano. Infatti, ragionando su una stessa struttura dati, le soluzioni software hanno la possibilità di condurre analisi automatiche.

L’IDS può essere visto come l’elemento centrale di un contratto per ottenere le informazioni in modo corretto.

L’attuale workflow openBIM di gestione degli Exchange Requirement senza l’utilizzo di IDS

L’attuale workflow prevede i seguenti step:

  • il cliente crea i propri Exchange Requirement restituendo come output un documento allegato al Capitolato informativo;
  • il documento viene utilizzato come guida da parte del gruppo di fornitura;
  • il modellatore deve tradurre i concetti immessi all’interno della soluzione software utilizzata;
  • il modello realizzato viene trasmesso al cliente che ne valida il contenuto rispetto agli Exchange Requirement richiesti.

Un workflow così frammentato eleva le possibilità di errori e di incomprensioni e produce risultati non sempre certi e perfetti e comunque con grandi sacrifici e perdite di tempo.

I vantaggi nell’applicazione di soluzioni tecnologiche basate sullo standard IDS

L’adozione dello standard IDS consente di disporre di servizi e soluzioni software che hanno lo specifico obiettivo di gestire la creazione, la valorizzazione e la validazione delle specifiche informative attese all’interno dei capitolati informativi e dei BEP.

Schema che mostra il flusso di lavoro openBIM con IFC e IDS

Flusso di lavoro con validazione IDS

Tutti gli stakeholder coinvolti nel processo hanno la possibilità di operare in maniera rapida e certa, operando su una struttura dati standardizzata e ben descritta.

Il committente:

  • genera le proprie specifiche informative in maniera intellegibile dagli operatori e dalle soluzioni software;
  • arricchisce i propri Exchange Requirement con tutte le informazioni utili ad agevolare la comprensione della propria richiesta;
  • consegnerà un output già relazionabile al modello IFC.

Il modellatore:

  • crea in automatico la struttura informativa derivandola dalle specifiche di commessa, già correttamente relazionata al modello IFC;
  • è guidato nel data input ed evita di commettere errori di forma o di relazione.

Il validatore:

  • ha un feedback immediato sulla qualità dei deliverable oggetto di consegna grazie alla possibilità di confronto automatico tra Requisiti richiesti nell’IDS assegnato e quelli ricevuti nell’IDS di consegna.

Tutta la filiera potrà relazionarsi su un unico modello standardizzabile e concentrarsi sul contenuto del progetto senza doversi preoccupare della comprensione, della forma e della qualità dei deliverable attesi.

Come creare un documento in formato IDS

Il file IDS è il documento che contiene tutti i requisiti di progetto stabiliti dal committente e che ti conteste di verificare in automatico che il modello 3D rispetti tali requisiti.

Per creare o modificare un file IDS, occorre utilizzare un IDS editor.

Segui il video che ti mostra tutti i passaggi per ottenere un documento in formato IDS secondo le indicazioni di bSI in modalità online.

 

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