Jewel Changi: lo spettacolare aeroporto di Singapore progettato con il BIM
Procede grazie al BIM il processo di rinnovamento dell’aeroporto di Singapore: ecco la nuova hall costituita da una enorme serra con al centro la più alta cascata artificiale al mondo
L‘aeroporto internazionale Changi di Singapore è costantemente al centro di un processo di rinnovamento ed espansione: poiché è il principale hub della fiorente città-stato a sud della Malesia (una delle capitali mondiali della finanza).
Il “Jewel Changi”, ossia il “gioiello dell’aeroporto” recentemente inaugurato, è l’ultimo di una serie di avveniristici progetti dell’aeroporto.
Si tratta di una imponente hall, che collega i vari terminal, caratterizzata da un grande giardino tropicale sovrastato da una copertura in vetro a forma di anello, al cui centro si trova una delle più alte cascate artificiali indoor al mondo.
La progettazione, la realizzazione e la gestione dell’edificio, ed in particolare della complessa struttura della copertura, sono state rese possibili grazie all’utilizzo di processi BIM based. Il BIM infatti ha permesso un controllo assoluto di tutto il processo costruttivo del nuovo edificio (che è stato realizzato all’interno di un aeroporto che è stato sempre mantenuto funzionante!).
Basti pensare che gli strumenti BIM hanno permesso di simulare l’interferenza visiva tra le grandi gru che servivano per il montaggio della copertura e la torre di controllo dell’aeroporto.

Aeroporto internazionale Changi: la cascata immersa nel giardino tropicale
L’edificio del Jewel Changi
L’edificio del Jewel Changi è suddiviso in due blocchi principali:
- una piastra di basamento a pianta rettangolare, che si sviluppa su 3 livelli, in cui si trovano i parcheggi, un cinema, locali di servizio e commerciali;
- l’edificio principale, a pianta ovale, ed a forma di toro (o di ciambella) in cui si trovano i locali commerciali su 4 livelli e la grande serra terrazzata coperta dalla cupola in vetro.

Aeroporto Changi di Singapore: planimetria e sezione
Sicuramente è quest’ultima area che caratterizza e rende spettacolare tutto l’aeroporto, poiché:
- il giardino tropicale su 5 livelli presenta aree molto diverse fra di loro (un labirinto di siepi, un giardino floreale, aree giochi, aree per l’arrampicata con reti);
- la grande cupola, costituita da una maglia in vetro ed acciaio, permette il necessario apporto di luce per la crescita lussureggiante della vegetazione;
- tutto l’edificio è attraversato da un ponte/tunnel su cui scorre lo shuttle di collegamento tra i vari terminal;
- la struttura ha come centro la grande cascata artificiale che, prendendo vita dalla cupola vetrata, scorre attraverso i setti livelli fin giù nelle viscere dell’edificio.

Aeroporto internazionale Changi di Singapore: il labirinto di siepi
Il team di progettisti è stato guidato dallo studio di architettura e design Safdie Architects, ed ha visto la partecipazione degli ingegneri strutturisti di Buro Happold e da un gruppo di importanti collaboratori internazionali.
Moshe Safdie, il fondatore dello studio, è un architetto, designer ed urbanista, israeliano-canadese di fama internazionale conosciuto per il progetto del Marina Bay Sands resort di Singapore.

Aeroporto internazionale Changi di Singapore: il giardino floreale
La copertura reticolare in vetro ed acciaio del Jewel Changi
Il gioiello dell’aeroporto di Singapore è la copertura in vetro del Jewel Changi, una vera meraviglia ingegneristica.
Costituita da una struttura gridshell (una struttura reticolare), unica nel suo genere, presenta una forma toroidale ovoidale, lunga 200 metri e larga 150 metri, con un’apertura centrale, di 12 metri, per la cascata interna, nota come Rain Vortex.
La copertura è supportata sul perimetro interno da 14 colonne ad albero; questi pilastri insieme alla trave circolare dell’occhio centrale della cascata, permettono di liberare tutta la grande serra/giardino da ulteriori strutture ed ingombri.

La struttura gridshell della copertura
Con un peso di 6.000 tonnellate, la gridshell di Jewel Changi comprende oltre 9.000 pannelli in vetro, ad alte prestazioni termiche, e 14.000 sezioni in acciaio.
La cascata centrale chiamata Rain Vortex è alta 40 metri ed è la più grande del mondo: può incanalare 10.000 litri d’acqua al minuto. Un sistema di raccolta e riciclo delle acque piovane permette di utilizzare l’acqua prima per la cascata, e poi per l’irrigazione del giardino.

La cascata rain vortex ed il ponte della navetta per i terminal
Il progetto BIM dell’aeroporto di Singapore
Il Building Information Modeling (BIM) è stato uno strumento indispensabile nelle fasi ideative/progettuali, di sviluppo del design e di costruzione del Jewel Changi.
La forma molto complessa della cupola di vetro è stata concepita usando il BIM sin dall’inizio. Anche l’intero processo di sviluppo del progetto, ed il successivo processo di revisione del disegno, si sono basati sul BIM.
Il BIM è stato utilizzato poi per definire il programma di manutenzione e per pianificare l’impatto del cantiere sul traffico dell’aeroporto, che è restato sempre in funzione durante i lavori.
E’ stato possibile inoltre simulare l’impatto della vista delle gru edili dalla torre di controllo: prima che le gru fossero montate, il BIM è stato utilizzato per garantire che non oscurassero la visibilità della torre sulle piste dell’aeroporto.
Il piano di esecuzione BIM (BEP – BIM Execution Plan) è stato delineato sin dall’inizio del progetto, definendo la tabella di marcia per l’utilizzo del BIM nelle diverse fasi. La conformità, di ciò che veniva realizzato, al BEP veniva poi verificata a intervalli regolari per accertare, e guidare, i progressi nel rispetto del cronoprogramma.
Il BIM è stato uno strumento di vitale importanza per questo progetto perché la costruzione del Jewel avveniva nel difficile contesto di un aeroporto funzionante. Inoltre, Jewel è fisicamente collegato al Terminal 1, che sarà in futuro ulteriormente ampliato come parte dello sviluppo complessivo dell’aeroporto.
