metriche e KPI manutenzione

Metriche e KPI manutenzione: come e quali monitorare

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Le metriche e i KPI di manutenzione sono parametri e indicatori con cui monitorare l’efficacia dei processi di manutenzione. Scopri quali sono i più importanti

Riuscire a misurare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di manutenzione è uno dei fattori chiave che determinano il successo di un sistema produttivo. Le metriche e i KPI di manutenzione servono esattamente a questo: fornire alle aziende e ai professionisti del Facility Management i parametri e gli indicatori necessari per valutare nel tempo le proprie prestazioni e capacità operative.

Di seguito, analizzeremo più da vicino il significato e l’importanza delle metriche e dei KPI di manutenzione, cercando di capire quali sono le caratteristiche che li differenziano. Forniremo, inoltre, un elenco dettagliato delle metriche più importanti che ogni organizzazione dovrebbe tracciare per ottimizzare i processi aziendali e migliorare l’efficacia delle pratiche di manutenzione.

Prima di approfondire l’argomento, ti suggerisco di usare un Facility Management software per gestire al meglio tutte le attività relative al monitoraggio di metriche e KPI, questo strumento, infatti, costituisce un supporto indispensabile per raggiungere gli obiettivi essenziali della manutenzione.

Cosa sono le metriche di manutenzione

Le metriche di manutenzione sono misurazioni ben definite e quantificabili che consentono di monitorare l’attività quotidiana di manutenzione all’interno di un’azienda, e hanno lo scopo di aiutare i professionisti del settore a valutare le prestazioni di persone, macchine, risorse, processi e altro ancora.

In parole più semplici, queste misurazioni forniscono un quadro preciso e affidabile di come tutto e tutti operano all’interno di una struttura e sono essenziali per guidare i processi decisionali e migliorare di volta in volta l’efficacia delle pratiche di manutenzione.

Le metriche più diffuse possono essere suddivise in tre differenti categorie, di seguito riportate:

  • metriche di rendimento delle risorse, che vengono utilizzate per monitorare i tassi di guasto delle apparecchiature e valutare le condizioni di funzionamento di ogni singolo impianto o macchinario;
  • metriche operative, che servono a quantificare l’efficacia dei programmi di manutenzione e ad analizzare le prestazioni dei vari reparti nel raggiungere gli obiettivi in essi previsti;
  • metriche di inventario, che aiutano ad ottimizzare le strategie per il controllo, il tracciamento e la gestione delle scorte e dei pezzi di ricambio.

Avere a disposizione dati misurabili (forniti dalle metriche appena illustrate) non solo rende più facile individuare i punti di forza, le criticità e le opportunità di miglioramento dei processi di manutenzione ma, come vedremo meglio in seguito, costituisce un tassello di fondamentale importanza per quantificare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi finali di un’organizzazione.

Tipologie di metriche di manutenzione

Tipologie di metriche di manutenzione

Cosa sono i KPI di manutenzione (Key Performance Indicators)

Gli indicatori chiave di prestazione, conosciuti semplicemente come KPI (Key Performance Indicators) , sono parametri di riferimento collegati agli obiettivi aziendali che hanno lo scopo di monitorare l’andamento e l’efficacia dei processi più strategici, e forniscono informazioni utili sulle prestazioni di un’organizzazione nel suo complesso.

I KPI di manutenzione, nello specifico, aiutano le aziende e i facility manager a quantificare i progressi ottenuti nell’ambito della manutenzione, evidenziando i risultati già raggiunti, i traguardi ancora da conseguire e tutte le azioni da intraprendere per arrivare al soddisfacimento di un determinato obiettivo.

Se l’obiettivo finale di un’organizzazione è, ad esempio, quello di ridurre i costi di produzione di un certo importo, dal momento che la manutenzione rappresenta uno dei fattori che influiscono in modo diretto sul raggiungimento di questo obiettivo, può essere utile per un’azienda monitorare gli indici di prestazione relativi alle spese dipartimentali, ai tempi di inattività delle apparecchiature e alla corretta gestione degli ordini di lavoro.

Metriche e KPI di manutenzione: qual è la differenza

Le metriche e i KPI di manutenzione sono parametri molto simili e vengono spesso utilizzati in modo intercambiabile perché entrambi misurano le prestazioni di un’azienda rispetto a determinati obiettivi.

In realtà, esiste una differenza sostanziale tra questi due concetti in quanto i KPI di manutenzione sono numeri che collegano gli obiettivi finali dell’organizzazione alle prestazioni di manutenzione, mentre le metriche di manutenzione collegano le prestazioni di manutenzione all’efficacia dei processi quotidiani di manutenzione.

In altre parole, gli indicatori chiave di prestazione servono a fissare gli obiettivi a cui tendere e a dare una dimensione ai risultati ottenuti in relazione agli obiettivi stabiliti. Le metriche servono, invece, a connettere le azioni quotidiane di manutenzione alle performance da monitorare e rappresentano i tasselli con cui è possibile costruire i KPI.

Volendo fare un esempio per chiarire meglio la differenza tra metriche e KPI di manutenzione, supponiamo che l’obiettivo finale di un’azienda sia quello di aumentare le entrate del 20%. I ricavi sono direttamente influenzati dai fermi macchina (meno impianti sono in funzione, meno prodotti vengono fabbricati e venduti). Il tempo di inattività delle apparecchiature rappresenta, quindi, uno dei KPI di manutenzione da monitorare. Tutte le azioni quantificabili che possono influenzare i tempi di inattività, come il tempo medio di riparazione (MTTR, Mean Time To Repair) o la percentuale di manutenzione pianificata, costituiscono, invece, le metriche di manutenzione da tenere sotto controllo.

6 metriche di manutenzione essenziali da monitorare

La scelta delle metriche di manutenzione a cui fare riferimento è strettamente legata al settore di applicazione, agli obiettivi da soddisfare e al tipo di risorse da gestire, di conseguenza, non tutte le metriche assumono la stessa importanza per ogni azienda.

È possibile, tuttavia, definire un elenco dei parametri più significativi su cui ogni organizzazione dovrebbe concentrarsi per valutare gli effetti e la validità delle proprie strategie di manutenzione. Questo elenco include:

  • il Mean Time Between Failure (MTBF): è un parametro che può essere misurato solo per i beni riparabili e serve a quantificare il tempo medio che intercorre tra il verificarsi di un guasto e l’inizio di quello successivo, durante il normale funzionamento di un’apparecchiatura. Più elevato è il tempo medio tra i guasti, maggiore sarà la capacità dell’impianto di funzionare correttamente e senza interruzioni. Sapere quanto durerà un’attrezzatura specifica, consente di prepararsi con largo anticipo agli eventi di errore e di ottimizzare le strategie di manutenzione preventiva;
  • il Mean Time To Repair (MTTR): è una misura della manutenibilità degli elementi riparabili e serve a quantificare il tempo medio impiegato dal team di manutenzione per riparare un asset guasto. Questo parametro ha un impatto significativo sui profitti di un’organizzazione perché un valore troppo elevato può comportare ritardi nell’evasione degli ordini o il mancato raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il Mean Time To Repair include, nello specifico, il tempo necessario per diagnosticare il problema, il tempo di riparazione, il periodo di prova e il ritorno alle normali condizioni operative. Monitorare questa metrica rappresenta la chiave per identificare ed eliminare le inefficienze nei processi di manutenzione non pianificata;
  • la Overall Equipment Effectiveness (OEE): è una metrica utilizzata per misurare le prestazioni complessive di un impianto o, più in generale, dell’intero sistema produttivo. Gli elementi essenziali che intervengono nella quantificazione di questo parametro sono sostanzialmente tre: qualità, prestazioni e disponibilità. Un punteggio OEE del 100% significa, infatti, che un’azienda è in grado di produrre pezzi della migliore qualità, al 100% delle prestazioni (ovvero, con la più elevata velocità di produzione possibile) e con la massima disponibilità delle apparecchiature, garantite da un numero ridotto di fermi macchina e interruzioni operative.

I tre parametri appena illustrati fanno parte delle cosiddette metriche di rendimento delle risorse di cui abbiamo parlato in precedenza. Le metriche operative più diffuse includono, invece:

  • la Planned Maintenance Percentage (PMP): rappresenta la percentuale di tempo dedicato alle attività di manutenzione pianificate rispetto a quelle non pianificate. È una metrica preziosa per tracciare l’integrità dei programmi di manutenzione preventiva e identificare i processi inefficienti. Se il valore della PMP è elevato significa che i piani di manutenzione implementati da un’azienda sono efficaci e che i vari team sono in grado di ridurre al minimo gli interventi di manutenzione correttiva. Lo standard PMP richiesto a livello mondiale è superiore al 90% (valori non inferiori al 70% sono comunque considerati accettabili);
  • la Preventive Maintenance Compliance (PMC): è un’ulteriore metrica utilizzata per valutare la coerenza dei programmi di manutenzione preventiva. Misura quante attività di manutenzione tra quelle previste sono state completate nel periodo di tempo stabilito. Il monitoraggio della PM compliance è di fondamentale importanza per ottimizzare i programmi di manutenzione, utilizzare le risorse in modo efficace e garantire che le apparecchiature forniscano sempre la massima affidabilità.

Con riferimento alle metriche di inventario, uno dei parametri più importanti che ogni azienda dovrebbe tracciare è:

  • l’indice di rotazione: rappresenta il rapporto tra il valore delle scorte acquistate e il valore delle scorte attualmente disponibili. Questa metrica dà un’idea della velocità con cui le merci fluiscono in magazzino ed è essenziale per misurare l’efficacia degli investimenti di una struttura in risorse di vario tipo e pezzi di ricambio.
Metriche di manutenzione da monitorare

Metriche di manutenzione da monitorare

Come misurare le metriche di manutenzione

Ora che abbiamo visto quali sono le metriche di manutenzione più significative da tenere sotto controllo, cerchiamo di capire quali sono effettivamente gli strumenti che consentono di calcolare e monitorare questi parametri.

Un buon sistema CMMS (Computerized Maintenance Management System) rappresenta sicuramente la soluzione migliore per raccogliere informazioni accurate da ogni risorsa e ottenere una panoramica completa, continua e affidabile di ogni processo di manutenzione.

Questi sistemi sono progettati appositamente per semplificare la gestione delle diverse attività (anche da remoto) e per fornire report completamente automatizzati che aiutano a migliorare il processo decisionale e a misurare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi finali della manutenzione.

Se anche tu stai cercando lo strumento adatto per calcolare e tracciare in maniera automatica le metriche e i KPI di manutenzione di tuo interesse, lasciati supportare subito da un Facility Management software, il sistema che ti aiuta ad analizzare le performance delle tue apparecchiature, elimina la necessità di complessi calcoli manuali e rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per monitorare qualsiasi aspetto, processo o attività relativa alla manutenzione delle tue risorse.

 

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