Premio In/Architettura 2020: il Borgo Biologico a Cairano progettato dallo studio Verderosa
Un paese spopolato che torna a nuova vita: menzione speciale al premio In/Architettura 2020 per il ‘Borgo Biologico’ a Cairano, esempio di recupero di un borgo dell’Appennino ma anche messaggio di rinascita
Il premio In/Architettura 2020 è un riconoscimento nazionale promosso da In/Arch ed ANCE che ogni anno premia sia le migliori opere di architettura sia i processi costruttivi da cui nascono.
Di qui la scelta di premiare l’opera e i tre principali protagonisti che sono alla base della sua realizzazione: committente, progettista, costruttore.
Ben 1260 i progetti candidati e valutati per questa edizione 2020.
Tra i progetti selezionati spicca la menzione speciale per il “Borgo Biologico” a Cairano, uno dei comuni più piccoli d’Italia, progettato dallo Studio Verderosa che ha scelto i software ACCA come strumenti di supporto per la gestione gli interventi.
Di seguito i progetti vincitori e le menzioni speciali per ciascuna categoria.
Interventi di nuova costruzione
- Memoriale della Shoah di Milano | progetto: studio Morpurgo de Curtis Architetti Associati – realizzazione: impresa Sacaim e Percassi
- Residenza Torre Bianca a Gagliano Del Capo (LE) | progetto: arch. Lorenzo Grifantini – realizzazione: imprese Das Impresit e Ginevra srl
Menzione speciale
- Laboratorio e centro socio educativo per persone diversamente abili a Erba | progetto: studio IfDesign – realizzazione: Stampini S.r.l.
Interventi progettati da giovani progettisti
- Residenze temporanee al Cappuccino Vecchio a Matera | progetto: Massimo Acito – OSA architettura e paesaggio – realizzazione: Cogem S.r.l.
- Microutopia a Milano | progetto: Francesco Ursitti – realizzazione: Impresa Maresca
- Scuola secondaria Enrico Fermi a Torino | progetto: studio BDR bureau di Alberto Bottero e Simona della Rocca – realizzazione: impresa D’Engineering S.r.l.
Interventi di rigenerazione urbana
- Lavazza Headquarters a Torino | progetto: studio CZA Cino Zucchi Architetti – realizzazione: Colombo Costruzioni, AZA Aghito Zambonini e Frea&Frea
Menzione speciale
- Borgo Biologico a Cairano (Avellino) | progetto: studio Verderosa di Angelo e Benedetta Verderosa – realizzazione: Edil Geo

Borgo Biologico Cairano – Piazza teatro
Opera di riqualificazione edilizia
- Museo degli Innocenti a Firenze | progetto: Ipostudio – realizzazione: Gruppo Fallani srl
Menzione speciale
- Recupero della ex-Fornace di Riccione | progetto: Pietro Carlo Pellegrini – realizzazione: UNIECO soc. coop.
Assegnati inoltre il Premio alla Carriera a Maria Giuseppina Grasso Cannizzo ed il Premio Bruno Zevi per la diffusione della cultura architettonica alla Fondazione Prada.
Recupero delle aree interne e simbolo di rinascita
L’assegnazione della menzione speciale del Premio In/Architettura nella sezione ‘Interventi di rigenerazione urbana’ ad uno dei comuni più piccoli d’Italia assume, in questo particolare momento storico, anche un valore altamente simbolico: un paese spopolato ed abbandonato che torna a nuova vita è un bellissimo messaggio di rinascita e di costruzione del dopo, in cui il ruolo di imprese, istituzioni e cittadini diventa fondamentale.
Come lo stesso presidente di giuria Margaritelli ha affermato durante la proiezione del video di presentazione dell’intervento, il progetto del Borgo biologico di Cairano è
un progetto che commuove per la tenacia dimostrata in un’opera di recupero identitaria oltre che urbana e architettonica.
Il ‘Borgo Biologico a Cairano’, commissionato dal Comune di Cairano, è stato progettato dallo Studio Verderosa di Angelo e Benedetta Verderosa, ed è stata l’unica opera della Campania a ricevere un riconoscimento.

Il borgo di Cairano (AV)
L’opera realizzata ha visto la riqualificazione ed il recupero di una sequenza di alloggi e spazi integrati, di estensione circa 4.000 mq, nel centro storico di Cairano, in Alta Irpinia, Campania, un borgo rurale di origine medievale collocato sul punto più alto di una rupe (chiamata ‘il dorso della balena’) che, a seguito del sisma del 1980, è stato parzialmente abbandonato e in cui attualmente vi risiedono soltanto 300 abitanti.
Particolarmente interessanti i criteri di efficientamento energetico adottati, così come il progetto di adeguamento sismico realizzato, a dimostrazione di come sia possibile intervenire mantenendo un linguaggio affatto avulso dal contesto storico in cui l’intervento si colloca.
Un bell’esempio, concreto e replicabile, di rigenerazione e rivitalizzazione di uno dei tantissimi borghi dell’Appennino italiano a cui guardare per dare nuovo impulso ad asset strategici di realtà che hanno costituito e dovranno tornare a costituire ‘la spina dorsale’ dell’Italia.

TerMus – software utilizzato per gli interventi di efficientamento energetico del Borgo Biologico a Cairano
Il Borgo Biologico
Il progetto ‘Borgo Biologico’, esposto alla 16° Biennale Architettura di Venezia nel 2018 e vincitore di numerosi altri premi, è frutto della lungimiranza ed attenzione della committenza ed opera di uno studio da sempre impegnato nell’opera di salvaguardia e valorizzazione ambientale attuando, attraverso l’architettura, azioni di riqualificazione e di promozione territoriale, ricercando una continuità di linguaggio con quanto scampato al terremoto che colpì l’Irpinia e la Basilicata nel 1980.

Borgo Biologico Cairano – Comparto detto Sotto chiesa
Un intervento esemplare di rigenerazione urbana delle aree interne, l’avvio di un progetto diffuso di recupero architettonico e urbano che, per anastilosi, rimette insieme i pezzi del paese originario, ricostruendo ma anche reinterpretando storia e memoria dei luoghi.
Questo l’incipit con cui la giuria ha motivato la Menzione speciale al Premio In/Architettura.
Il progetto ha puntato alla rifunzionalizzazione di fabbricati e spazi urbani, ricercando un nuovo equilibrio tra residenti, territorio e potenziali nuovi abitanti: il Borgo Biologico non sarà un albergo diffuso, ma la residenza “diffusa” per artisti e allievi, in quanto sede del Master di Arti dello Spettacolo.
I ruderi, che all’inizio dei lavori versavano in un grave stato di degrado, sono stati riadoperati come residenze per artisti, una piazza-teatro dove si tengono le master-class sui mestieri dello spettacolo, riservando forte attenzione alla cultura, all’arte e allo spettacolo per una rivitalizzazione del luogo.

Borgo Biologico Cairano – Museo relazioni felicitanti
Il capitolato di appalto ha incentivato l’impiego di tecniche, materiali e manodopera locali e ha imposto il riutilizzo di materiali di scarto ritrovati in sito, il reimpiego di conci lapidei, pietrame, mattoni e coppi laterizi provenienti dallo smontaggi di vecchi fabbricati, l’utilizzo di materiali da filiera corta, la bonifica ed il restauro per il riuso degli arredi ritrovati nelle vecchie abitazioni, con l’obiettivo di realizzare un’opera sostenibile dal punto di vista ecologico.
Iconico punto di riferimento fisico ed ideale del Borgo è l’organo suonato dal vento, installazione che sfrutta un elemento immateriale che caratterizza fortemente questo luogo.
Esso caratterizza il belvedere mediante il suono, anziché attraverso la rilevanza della forma, creando un suggestivo ‘scenario acustico’ senza intervenire con costruzioni massiccie.

Borgo Biologico Cairano – Organo suonato dal vento
In questo modo il belvedere sulla rupe si configura come tappa finale di una sequenza di spazi pubblici che, a partire dalle vie di Cairano, perfezionano la rete di percorsi e piazze che innervano il centro storico.
L’organo si ispira all’intervento di riqualificazione del lungomare di Zara in Croazia, nato dall’estro creativo dell’architetto Nikola Bašić.
Guarda il video di presentazione del progetto trasmesso durante il Premio In/Architettura 2020.

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