Come progettare un asilo con la realtà virtuale
I vantaggi della realtà virtuale nel progettare un asilo: un esempio su come verificare il progetto tenendo conto del punto di vista del fruitore, i bambini
La realtà virtuale in fase di progettazione può risultare uno strumento molto utile soprattutto in fase di controllo e di verifica del progetto stesso.
Entrare virtualmente nell’opera ancor prima che essa sia costruita, fornisce grandi vantaggi sia per il progettista, che controlla nel dettaglio gli aspetti compositivi, funzionali, tecnologici e materici, sia per la committenza, che accerta visivamente la rispondenza dell’organizzazione spaziale e della qualità delle rifiniture di ciò che si andrà a realizzare.

Asilo nido in Vri: la corte esterna
In un precedente focus abbiamo analizzato come progettare un asilo (‘Progettazione di un asilo nido con un esempio da scaricare‘); in questo nuovo approfondimento verifichiamo quanto prima progettato, con l’ausilio della realtà virtuale; la vera particolarità è che la visuale è impostata a 85 cm, che corrisponde all’altezza media degli occhi di un bambino di 3-4 anni.
In questo singolare viaggio, dedicato a come progettare un asilo con la realtà virtuale, navighiamo negli ambienti osservando gli spazi interni ed esterni, gli arredi, i colori, liberi di passeggiare come un bambino, ma con lo sguardo attento per evidenziare eventuali criticità presenti proprio in quegli spazi talvolta insidiosi cui i bambini trascorreranno molte ore della loro giornata.
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L’ambiente per l’apprendimento, il terzo maestro
Il pedagogo Loris Malaguzzi definiva lo spazio della scuola il terzo maestro. Egli sosteneva che i bambini imparano sostanzialmente dall’interazione con tre soggetti: gli adulti, i coetanei e lo spazio.
Questo accade perché lo spazio, a patto che sia uno spazio immaginato e progettato con un preciso disegno educativo e metodologico, influenza enormemente le dinamiche relazionali al suo interno e condiziona la tipologia delle attività che vi si svolgono.
Per tali motivi la struttura dell’ambiente educativo e scolastico rappresenta uno dei principali temi delle teorie pedagogiche contemporanee. La bellezza dell’arredo, la presenza di piante, rendono accogliente lo spazio in cui vive il bambino. Un ambiente bello e confortevole crea continuità con l’ambiente domestico e familiare, stimolando nel bambino il desiderio di attività ed esplorazione.
Per comprendere il bambino, i suoi bisogni e i suoi talenti, secondo anche gli insegnamenti di Maria Montessori, occorre lasciarlo libero di muoversi e d’agire. Se il bambino è lasciato libero di muoversi in autonomia, questa libertà sarà di giovamento anche ai rapporti tra insegnante e allievi, tra genitori e figli.
Ciò non può avvenire senza una vera e propria “progettazione pedagogica” dello spazio fisico, i cui principali elementi di indirizzo possono così essere riassunti:
- gli spazi per l’infanzia devono essere gradevoli e accoglienti, gli arredi a sua misura e i materiali scelti ad hoc per stimolare le attività. Gli oggetti di cui ha bisogno un bambino, devono essere alla sua portata, organizzati ed articolati per agevolare il suo sviluppo e non per ostacolarlo;
- l’ambiente per l’apprendimento deve essere accogliente, bello, artistico e, nello stesso tempo, leggero e privo di cose superflue: la bellezza sta anche nell’essenzialità. Deve consentire, agevolmente, ai bambini di svolgere il proprio lavoro ed essere adatto affinché possano conservarlo, attraverso il lavoro, la rimessa in ordine, la pulizia;
- le relazioni sociali e lo sviluppo psicofisico sono alla base di un corretto apprendimento. Per raggiungere tali obiettivi il bambino deve sempre essere libero di scegliere perché solamente così si sentirà motivato a lavorare e si concentrerà volentieri sul proprio lavoro.
In definitiva, l’ambiente è diventato un alleato, un co-educatore, invitante, calmo, attraente, leggibile, usabile e proporzionato all’età dei nostri bambini.
Organizzare idoneamente lo spazio vuol dire migliorare le relazioni, consentire la libera scelta, l’autonomia di percorsi e di gesti. Bisogna predisporlo in modo flessibile, diversificato, capace di aperture impreviste alla curiosità e allo stupore, ricco di materiali significativi e reali.
Come progettare un asilo con la realtà virtuale: la promenade architetturale negli ambienti del bambino
Con l’aiuto della realtà virtuale effettueremo questo momento di verifica post-progettuale, analizzando tutti gli spazi esterni ed interni dell’asilo, tenendo in considerazione le linee di indirizzo delineate in precedenza, provvedendo alle eventuali necessarie modifiche anche nel corso della navigazione.
Dalla passeggiata in VRi effettuata con gli occhi di un bambino, con la visuale posta a circa 85 cm da terra, notiamo che:
- nell’atrio d’ingresso vi è un divano posto al centro del percorso ingresso/uscita;
- giocattoli e sedute presenti nell’atrio e nel corridoio non consentono il passaggio o la sosta;
- il varco di passaggio tra l’atrio e il corridoio risulta troppo stretto;
gli spigoli delle pareti delle aule presenti nel corridoio rappresentano un pericolo; - le piccole corti del lato nord non consentono la visuale dello spazio verde esterno;
- le portefinestre delle aule non permettono l’uscita diretta ed immediata verso la corte esterna;
le portefinestre della zona mensa non consentono l’uscita immediata verso l’esterno; - le aree di sosta e gioco ottenute tra le aule, invadono lo spazio di disimpegno;
- le finestre degli ambienti dormitorio sono troppo ampie e non dotate di elementi oscuranti;
- alcune aiuole non consentono una perfetta fruizione degli spazi esterni, anche in termini di sicurezza.

Asilo nido in Vri: ostacoli nel corridoio
La precedente analisi, effettuate proprio dal punto di vista del bambino, e i descritti indirizzi di progetto tecnico-pedagogico, ci consentono di apportare le idonee rettifiche all’edificio, prima della sua realizzazione:
- collochiamo il divano e le altre sedute per l’accoglienza lungo le pareti degli ambienti per migliorare il passaggio o la sosta;
- eliminiamo giocattoli e oggetti presenti nell’atrio e nel corridoio per liberare il passaggio o la via di fuga;
- aboliamo il varco di passaggio tra l’atrio e il corridoio lo consentendo continuità ai percorsi;
- rimuoviamo i muri delle corti interne consentendo la visuale completa del giardino;
- arrotondiamo gli spigoli delle pareti delle aule limitandone i pericoli;
- arretriamo le aree di sosta e gioco tra le aule fornendo più spazio ed evitando che invadano in corridoio;
- inseriamo delle portefinestre nelle aule e nel refettorio consentendo l’uscita verso la corte esterna e le nuove aree giochi attrezzate;
- riduciamo le dimensioni delle finestre dei dormitori e le dotiamo elementi oscuranti automatizzati
- incrementiamo incrementate le alberature, nei pressi delle aree giochi a sud-est, per proteggere, quest’ultime, dall’eccessivo soleggiamento
- eliminiamo alcune aiuole nei pressi degli ingressi per garantire l’accesso e l’uscita in sicurezza
Download
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Asilo nido in Vri: la visualizzazione delle modifiche al progetto
