Progetto rampa garage, la guida completa
Progetto rampa garage: la guida completa con norme, schemi, caratteristiche costruttive, requisiti antincendio, video esplicativi ed esempi da scaricare
Oggi parliamo di come progettare una rampa garage.
La rampa è l’elemento architettonico che congiunge due piani con diverse quote; quindi la rampa è un piano inclinato destinato a superare dislivelli. Essa può essere pedonale oppure carrabile.
In questo articolo tratteremo le tecniche costruttive e le norme che regolano il progetto rampa garage, occupandoci quindi delle rampe carrabili. Abbiamo avuto modo di approfondire la progettazione di rampe pedonali in un precedente articolo.
Parleremo delle diverse tipologie di rampe e delle prescrizioni normative minime previste relativamente a larghezza e pendenza della rampa.
Schemi in formato DWG con piante e sezioni delle diverse tipologie di rampa ed i modelli 3D dei progetti realizzati in formato EDF accompagneranno ed illustreranno la trattazione, immediatamente disponibili per il download e per essere utilizzati come utili riferimenti. Nella parte terminale dell’articolo un video esplicativo illustrerà come progettare una rampa garage in maniera semplice e veloce con un software di progettazione architettonica BIM.
Per aprire i modelli 3D dei progetti in formato EDF, realizzati con Edificius, puoi scaricare subito liberamente la versione trial.
Molti sono gli elementi che entrano in gioco per una corretta progettazione della rampa garage. Vediamoli puntualmente:
Indice
Progetto rampa garage: norme e regolamenti
Riferimento indiscutibile per il progetto rampa garage è il dm 1 febbraio 1986, in cui troviamo riferimenti utili alla progettazione (come ad esempio limite massimo di pendenza), riferimenti generali per l’edificazione e rinvii ai regolamenti comunali.
Possiamo individuare sinteticamente le norme a cui fare riferimento nella progettazione delle rampe garage nel:
- dm 1° febbraio 1986 n. 38 su “Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio delle autorimesse e simili“.
- dm 14 giugno 1989 n. 236 su “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere Architettoniche“
- decreto 21 febbraio 2017 “RTV – norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di autorimessa“
- Regolamento edilizio del comune in cui viene realizzata l’opera
Le tipologie di rampa
A seconda di come si sviluppano, le rampe si distinguono in lineari e curve o elicoidali. Quelle lineari vengono a loro volta distinte in rettilinee e sfalsate.
Entrambe le tipologie, poi, potranno essere a senso unico o a doppio senso.

rampa lineare

rampa curva o elicoidale (doppio senso)
Larghezza e pendenza della rampa
Parlare di dimensioni delle rampe significa parlare di larghezza e pendenza. Il riferimento, anche in materia antincendio, è sempre il dm 1 febbraio 1986.
La pendenza da rispettare per costruire una rampa garage deve rientrare in quella massima stabilita dal dm 1° Febbraio 1986 che la indica al 20%. Tutte le misure inferiori a detta pendenza massima rientrano nei parametri di sicurezza e accessibilità.
E’ importante anche il raggio di curvatura verticale nel passaggio tra parte in pendenza e zone piane per evitare che i veicoli possano ‘toccare’; in pratica la rampa va raccordata.
Per una rampa a senso unico la larghezza minima è 3 m., 4,5 m. se a doppio senso.
Se la rampa ha una curva, il raggio (misurato a filo esterno) non dovrebbe essere inferiore a 7 m. (per rampe a doppio senso il raggio minimo è 8,25 m.).
Per i garage con più di 9 posti auto esiste una regolamentazione specifica indicata nel dm 01/02/86. Ogni Comune comunque ha indicazioni specifiche nel proprio Regolamento Edilizio, che possono anche differire da quanto ti ho detto.
Tra l’inizio del tratto in pendenza (parte superiore) e lo spazio di pubblico transito andrebbe lasciato un tratto piano (almeno 3 m.), in modo che il conducente in uscita abbia la visuale necessaria e non faccia irruzione sulla zona pubblica.
Inoltre è importante prevedere in sede di progettazione una cunetta per il drenaggio delle acque bianche almeno alla base del tratto in pendenza (preferibile anche alla sommità), con griglia carrabile.
Ricapitolando:
Rampe lineari
dimensioni minime larghezza | dimensioni consigliate larghezza | |
senso unico | 3,00 m. | 4,00 m. |
doppio senso | 4,50 m. | 6,00 m. |
Rampe curve
dimensioni minime larghezza | dimensioni consigliate larghezza | |
senso unico | 3,00 m. | 4,00 m. |
doppio senso | 4,50 m. | 6,50 m. |
dimensioni minime raggio di curvatura | dimensioni consigliate raggio di curvatura | |
senso unico | 7,00 m. | 7,50 m. |
doppio senso | 8,25 m. | 11,85 m. |
Come abbiamo già detto in precedenza, la pendenza max per entrambe le tipologie di rampe è del 20% (consigliata 16%).
Per le livellette di raccordo invece la pendenza deve essere max del 6%.

rampe lineari sfalsate
Altezza utile
Seguendo quanto previsto dal D.M. 01/02/1986 al punto 3.2, l’altezza utile tra due rampe deve essere minimo di 2,40 m e comunque non inferiore ai 2,00 m sotto trave.
Nel dettaglio la normativa indica quanto segue:
Per autorimesse private, sino a 40 autovetture, ed ubicate non oltre il 1° interrato, è consentito che l’altezza del piano sia inferiore a 2,40 m, con un minimo di 2,00 m, a condizione che:
[…]
b) l’altezza minima di 2,00 m deve essere rispettata nei confronti di qualsiasi sporgenza dall’intradosso del solaio di copertura, compresi eventuali impianti e tuba-zioni a soffitto;
c) il percorso massimo per raggiungere le uscite deve essere non superiore a 30 m. Tale lunghezza deve essere osservata anche per le autorimesse di cui al punto 3.10.6, 2° capoverso.
Per gli autosilo è consentita un’altezza di 1,8 m. (Deroga in via generale)
La pavimentazione
Un ulteriore utile aspetto da considerare nel progetto rampa garage è la pavimentazione.
La tipologia di materiale scelto deve essere innanzitutto funzionale allo scopo (avere un certo grip per la rampa, non essere intaccato dal sale riportato, o gettato per sciogliere il ghiaccio), ma anche portare ad un risultato estetico gradevole.
Oltre che le pavimentazioni in asfalto ed in calcestruzzo, consideriamo quella in cemento, in porfido, in materiale sintetico.
In particolare quella in cemento rappresenta un’ottima soluzione, rifinita in vari modi di cui il più noto è quello a spina di pesce. Così si ottengono superfici particolarmente adatte agli pneumatici che vengono favoriti nella loro aderenza in ogni condizione climatica.
Nelle zone più esposte al freddo e al gelo può essere utilizzato il porfido.
Oltre ad essere senza dubbio la copertura dal miglior aspetto estetico, possiede anche la capacità di aumentare il grip delle gomme delle auto, soprattutto in quelle aree poco assolate che nelle stagioni fredde possono diventare scivolose e, allo stesso tempo, per tutelare anche i pedoni nel loro percorso a piedi.
Il porfido, infatti, viene posato in opera sulla rampa garage con il lato del taglio, cioè della spaccatura, verso l’alto e quindi in superficie, in modo da fornire un manto ruvido ed aderente
Download progetto rampa garage
Ecco piante e sezioni delle diverse tipologie di rampe di cui abbiamo visto alcune immagini in questo articolo ed il modello BIM da scaricare.
Come progettare una rampa garage con un software BIM

Come mai nella rampa elicoidale nel disegno compare un raggio da 8.25 ed uno da 11,25.
Ciao Rocco,
nella rampa elicoidale il raggio minimo richiesto dalla normativa vigente è di 8,25 metri, quello che noi abbiamo utilizzato nel nostro esempio è di 11,25 metri.
L’altezza netta fra le due rampe…
Ciao Donato,
grazie per il suggerimento.
abbiamo provveduto a inserire un breve paragrafo sulle altezze tra le rampe.