Rapporto OICE sulla gare BIM 2020: +140% dei valori delle gare BIM 2020
Il rapporto dell’OICE delle gare BIM del 2020 mostra un aumento del +140% del valore (e +17.2% nel numero) rispetto al 2019
L’OICE (l’associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica) ha pubblicato il 25 febbraio 2021 il report sulle gare BIM 2020.
Il documento mostra l’ormai consolidato aumento delle gare BIM nel nostro Paese, sia in termini di numeri (+17,2%) sia in termini di valore (+140%), in continuità con quanto accaduto negli anni scorsi (vedi report 2019 e 2018).
Di seguito riportiamo una sintesi del rapporto, evidenziando gli aspetti maggiormente interessanti legati al BIM.
Il rapporto OICE 2020
Preliminarmente all’analisi specifica dei bandi BIM va posto l’accento sul fatto che l’anno appena concluso è stato caratterizzato da una crescita di tutto il mercato dei servizi di architettura e ingegneria (S.A.I.): il 2020 può essere considerato, contrariamente da quello che ci si sarebbe potuto aspettare, come un vero e proprio anno boom sia per le gare di sola progettazione, sia per tutte le gare per servizi di architettura e ingegneria.

Andamento mensile del numero dei bandi BIM (Fonte: indagine OICE sul BIM 2020)
Con riferimento al BIM invece nel 2020 sono stati pubblicati (e rilevati dall’Ufficio gare OICE) 560 bandi emessi da stazioni appaltanti. Si tratta di un volume che rappresenta l’8,7% del totale nel numero di tutti i bandi per servizi di ingegneria e architettura.
I valore delle gare
Se si sposta l’attenzione sul volume e quindi sugli importi di questi bandi, si può notare che nel 2020 i bandi con richiesta di BIM raccolgono 711,6 milioni di euro, contro i 2.412 milioni di tutto il mercato, con una quota percentuale pari al 29,5% del totale dei bandi per S.A.I..
Da notare che il valore medio dei bandi BIM nel 2020 è stato di 1.270.742 euro, un dato che supera del 239% il valore medio di tutti i bandi per servizi di architettura e ingegneria che è stato di 374.763 euro.
Coerentemente con la tabella del dm 560/97 (che prevede l’obbligo di BIM per fasce di importo sotto la soglia UE soltanto a partire dal 2023), il Report evidenzia come la maggiore parte dei bandi BIM per servizi di ingegneria e architettura posti a base di gara nel 2020 si collochi nel mercato delle gare sopra soglia, il 65,4% del totale in numero e il 97,1% in valore.

Bandi BIM per tipologia di affidamento nel 2020 in numero (Fonte: indagine OICE sul BIM 2020)
Ciononostante le gare sotto la soglia dei 100.000 euro arrivano al 16,6% in numero e allo 0,7% in valore, e quelle comprese tra i 100.000 e i 221.000 raccolgono il 18,0% in numero e il 2,2% in valore.
È questo il segno che alcune stazioni appaltanti, seppure non obbligate, hanno comunque fatto riferimento agli strumenti di modellazione elettronica.
La tipologia degli affidamenti
Una prima classificazione dei bandi deve essere fatta per tipologia di affidamento, cioè con riguardo all’oggetto del contratto, sia esso di progettazione pura, di progettazione esecutiva e costruzione o ancora di finanza di progetto.
Nell’ambito delle 626 procedure rilevate nel 2020, sono state 560 quelle che hanno riguardato bandi per servizi di architettura e ingegneria (affidati anche tramite concorsi e non soltanto con appalti di servizi), mentre, come accennato in precedenza, sono stati 56 i bandi per appalti integrati, 7 quelli di project financing e 3 le gare di soli lavori che all’interno richiedevano l’esecuzione di piani di monitoraggio ambientale.

Tipologie gare BIM 2020 (Fonte: indagine OICE sul BIM 2020)
L’attività di progettazione, che con 432 bandi rappresenta il 77,1% del totale (era all’87,4% nel 2019); le valutazioni della sicurezza sismica e le verifiche strutturali, con 17 bandi sono il 3,0% (6,3% nel 2019); i servizi di verifica della progettazione, con 38 bandi il 6,8% (al 2,5% nel 2019); la direzione dei lavori, con 7 bandi il 1,3%, come nel 2019 ed infine gli altri servizi tecnici, con 66 bandi rappresentano l’11,8% del totale (il 2,5% nel 2019).
La distribuzione territoriale
La distribuzione geografica per macroregioni dei bandi BIM rilevati nel 2020 vede le regioni del Centro con un ruolo preponderante: hanno emesso complessivamente 200 bandi, pari al 35,7% del totale, erano stati il 25,3% nel 2019, mentre al livello più basso si collocano anche nel 2020 le regioni isolane con 41 bandi che rappresentano il 7,3% di tutte le gare bandite (in calo rispetto al 12,8% del 2019).

Distribuzione geografica gare BIM 2020 (Fonte: indagine OICE sul BIM 2020)
Il Meridione con 168 bandi segue d’appresso il Centro e rappresenta il 30,0% del totale (26,7% nel 2019), il Nord-Ovest con 84 bandi raggiunge il 15,0% del totale (15,5% nel 2019), e infi ne il Nord-Est con 67 bandi è al 12,0% (19,7% nel 2019).
La distinzione per tipologia di stazione appaltante
Nel 2020 le stazioni appaltanti più attive sono state:
- le Amministrazioni dello Stato che hanno pubblicato 185 gare e raggiunto il 33,0% del totale (con un incremento dell’8,2% rispetto al 2019);
- i Comuni che, con 135 bandi, arrivano al 24,1% del totale delle procedure rilevate (+7,1% rispetto al 2019);
- le Concessionarie che con 133 bandi, sono al 23,8% (+121,7%)
- le Province che con 36 bandi sono al 6,4% (+140,0%);
- gli Ospedali USL e ASL che con 31 bandi si collocano al 5,5% del totale, (-47,5%);
- le Regioni che con 25 bandi sono al 4,5% del totale, (-16,7%);
- le Università e dagli Istituti di ricerca che con 11 bandi arrivano al 2,0% (-21,4 rispetto al 2019).

Distribuzione per stazioni appaltante gare BIM 2020 (Fonte: indagine OICE sul BIM 2020)

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