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VRi, la realtà virtuale immersiva in architettura

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L’introduzione di nuove tecnologie, come la realtà virtuale immersiva, forniscono all’architettura la possibilità di migliorare la comunicazione e la verifica della progettazione

Utilizzare la realtà virtuale immersiva in architettura offre la possibilità, tanto al progettista quanto al committente, di ‘vivere’ il progetto prima ancora della sua realizzazione: camminare all’interno dei nuovi ambienti, cambiare elementi della scena come se si usassero le mani, spostare muri o modificare l’arredo e l’illuminazione con un gesto.

Un’esperienza ad un tempo sbalorditiva ed estremamente professionale, che porta indiscutibili vantaggi.

Vediamo quindi cos’è la realtà virtuale, quali sono i vantaggi e le applicazioni in architettura.

Realtà Virtuale: definizione e caratteristiche

Mediante l’uso di tre variabili (spazio, tempo e interazione) e la disponibilità di un’interfaccia grafica, si è in grado di creare una dimensione contrassegnata da un forte senso di realtà, per cui l’utente ha:

  • la percezione di essere davvero in quel mondo, amplificata dall’utilizzo di un software in grado di riprodurre ambienti 3D, un visualizzatore per la realtà virtuale, sistemi audio integrati;
  • la possibilità di interagire aumentando la sensazione di potersi impadronire di quella dimensione, con l’ausilio di cyberglove, arti virtuali, joypad, che permettono di toccare, spostare, manipolare o apportare modifiche agli oggetti virtuali come fossero reali.

A seconda del grado di immersione e coinvolgimento, si parla di:

  1. Realtà Virtuale Immersiva (VRi), accompagnata da una forte sensazione di immersione nello spazio esplorabile visivamente grazie alla possibilità di interagire con gli oggetti configurati virtualmente;
  2. Realtà Virtuale Non Immersiva (desktop VR), che non suscita una sensazione di coinvolgimento poiché l’ambiente creato non viene percepito come reale;
  3. Realtà Aumentata (AR), che permette di sovrapporre immagini generate dal computer con quelle reali, aumentandone le informazioni.
realtà virtuale immersiva in architettura

VRi | La scelta e /o la modifica immediata di elementi di arredo d’interni

L’utilizzo della realtà virtuale in architettura

La descritta realtà virtuale, originariamente nata per il gaming, ha modificato gli approcci tecnico-scientifici in molteplici e diversificati settori: architettura, simulazioni di impatto ambientale, interior design, turismo, valorizzazione di siti archeologici, musei e mostre, settore industriale e quello medico-chirurgico-riabilitativo.

Nel campo dell’architettura i vantaggi della realtà virtuale sono incalcolabili rispetto a quelli riferibili all’esordio di computer e software per la progettazione; e, a volerla dire tutta, la tecnologia del rendering 3D fotorealistico già risulta obsoleta, se paragonata alle attuali possibilità del virtual reality.

Attualmente i rendering, per quanto realistici possano risultare, riescono a trasmettere in maniera parziale gli spazi, i materiali, la luce, poiché la percezione bidimensionale è di per sé limitata all’idea di partenza. Per questo motivo non tutto quanto compitamente descritto risulta facilmente comprensibile per la committenza.

Viceversa, all’interno dell’ambiente virtuale si possono presentare i progetti in più modalità, valutando con rapidità luci, colori, ambiente, arredamento, ma soprattutto gli spazi, ed esaminare spazialmente la futura costruzione può evitare anche gravi errori di progettazione, risolvibili con piccole modifiche in tempo reale.

Con la realtà virtuale immersiva il committente ed il progettista possono vivere il progetto prima che questo sia costruito: camminarci all’interno, considerare gli ingombri, i dettagli, i materiali, poter apprezzare il valore delle idee progettuali e rapportarle alle istanze iniziali. Una volta all’interno del mondo virtuale, si potranno esaminare gli spazi in maniera intuitiva e realistica, ed effettuare eventuali rettifiche con un approccio quasi definitivo.

la realtà virtuale immersiva

VRi | La verifica della configurazione spaziale, rapporti dimensionali e funzionali

Le potenzialità della realtà virtuale immersiva

Ecco alcuni possibili scenari di uso della realtà virtuale immersiva in campo architettonico:

  • scegliere e cambiare i parametri relativi all’illuminazione all’interno di qualsiasi ambiente o contesto esterno, con tipologie di luce che consentiranno caratterizzazioni specifiche dell’ambiente in grado di restituire su ogni materiale riflessioni e rifrazioni particolarmente realistiche;
  • scelta immediata delle diverse tipologie di materiali e colori da associare, ad esempio, a pavimenti, pareti, elementi di arredo in modo tale da esprimere il proprio gusto e stile;
  • scelta autonoma di complementi di arredo consentendo una personalizzazione concreta di ogni ambiente al fine di assecondare le preferenze dell’utente nella sua visita ed esperienza virtuale;
  • immergersi all’interno di un qualsiasi ambiente interagendo con gli elementi presenti in scena: l’apertura di porte, di elementi di arredo, accensione della televisione e dei dispositivi di illuminazione, consente di coinvolgere l’utente in ogni dettaglio dell’azione;
  • riprodurre lo scorrere dell’acqua, il vento, l’accensione del fuoco e molto altro, come l’inserimento dei rumori per stimolare ogni senso percettivo e essendo in uno spazio tridimensionale, la percezione cambierà in relazione alla collocazione dell’utente;
  • l’accuratezza e la precisione della creazione delle texture, particolarmente efficace e realistico, subiranno, come nel contesto reale, cambiamenti e modifiche in funzione dei parametri d’illuminazione prescelti;
  • il modello BIM, al cui interno si navigherà in realtà virtuale immersiva, si modificherà ed aggiornerà in tempo reale, in base alle variazioni effettuate direttamente dalla committenza o ad ulteriori valutazioni tecniche da parte del progettista;
  • avendo la disponibilità, sempre mediante il modello BIM 3D, di visualizzare l’avanzamento delle fasi costruttive dell’opera da realizzare, il progettista sarà in grado di immergersi nel cantiere per verificare le lavorazioni implicanti particolari rischi, o valutare l’incremento delle condizioni di sicurezza di determinati ambiti operativi.

In sintesi con l’integrazione dinamica tra la progettazione architettonica BIM e realtà virtuale immersiva si sono aperte nuove frontiere alle esperienze di progettazione e alla fruibilità del modello BIM da parte dei vari stakeholders che partecipano al processo di creazione e manutenzione del modello digitale, nonché alla futura opera da realizzare.

realtà virtuale immersiva in architettura

VRi | Il controllo degli allestimenti per la sicurezza del cantiere e dei lavoratori

 

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