Riattivazione delle aree interne: Laceno, importanza del paesaggio e progetti di interesse
Durante la conferenza sulla riattivazione delle aree interne si è discusso su come rivalorizzare l’altopiano del Laceno: presentati i lavori di uno dei più importanti studi internazionali
Si è tenuta a Bagnoli Irpino, giovedì 13 giugno, la conferenza dal titolo:
Riattivare l’Altopiano del Laceno: L’interazione architettura-natura-paesaggio come risorsa strategica per la riattivazione delle aree interne
L’evento, aperto al pubblico esterno, rientrava all’interno del workshop organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli in collaborazione con il Comune di Bagnoli Irpino, ACCA software, Confindustria Avellino, Ordine degli Architetti di Avellino.

La sede di ACCA software dove si è tenuta la conferenza
La moderatrice della conferenza è stata Adelina Picone, professoressa di Progettazione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura e coordinatrice del Master Architettura e Progetto per le Aree Interne “Ri_costruzione dei piccoli paesi” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
La conferenza è stata aperta dai saluti di Guido Cianciulli, fondatore di ACCA, azienda leader in Italia nel settore dei software per l’edilizia, società fortemente legata al territorio pur essendo proiettata verso il mercato nazionale ed internazionale.
Guido Cianciulli ha mostrato con un video molto suggestivo come, grazie all’utilizzo dei software sviluppati dall’azienda, è possibile immaginare il processo di trasformazione di un paesaggio naturale/antropizzato quale quello dell’altopiano Laceno.
Durante i saluti iniziali sono intervenuti:
- Dimitri Dello Buono – Capo Gabinetto Presidenza del Consiglio regionale della Campania
- Teresa Anna Di Capua – Sindaco di Bagnoli Irpino
- Giuseppe Bruno – Presidente Confindustria Avellino
- Erminio Petecca – Presidente Ordine Architetti Avellino
- Ciriaco De Mita – Presidente Progetto Pilota Città dell’Alta Irpinia.
I contenuti della conferenza
La strategia nazionale delle aree interne e il fenomeno dello spopolamento
Con l’intervento della prof.ssa Picone si è affrontato il grave, ed attuale, problema dello spopolamento della aree interne. Un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale, dalle valli agrigentine ai borghi piemontesi.
Il fenomeno non è solo dovuto alla lontananza dai grandi centri, ma anche dalla mancanza di una governance lungimirante. Le politiche del territorio spesso si sono tradotte nel solo recupero dei luoghi, degli edifici, dei borghi; tralasciando il recupero sociale, delle comunità.
Pertanto la riattivazione di queste comunità, di questi borghi, ha trovato un primo ed importante supporto nella SNAI – Strategia Nazionale Aree Interne.
Il primo merito di questo programma è stato quello di slegare i finanziamenti pubblici dalla presenza demografica. Infatti in precedenza i finanziamenti pubblici favorivano i grandi centri a discapito delle piccole comunità.
La SNAI ha individuato delle aree pilota, per la riattivazione di queste comunità, perimetrate in base alle caratteristiche morfologiche e geografiche (come ad esempio nel caso dei contratti di fiume).
La prof.ssa ha riportato alcuni esempi di riattivazione di aree e borghi una volta spopolati:
- Ostana, in provincia di Cuneo, riattivata grazie alla fondazione del centro internazionale studi sulla lingue occitane
- Favara, nelle valli agrigentine, riattivata grazie all’arte contemporanea
- Borgo Valsugana dove il progetto Arte Sella ha recuperato un’area naturale creando un parco di arte contemporanea
La rifondazione di questi borghi, parte dalla consapevolezza delle comunità, dal loro recupero, e da una profonda conoscenza del territorio; solo dopo potranno attivarsi efficaci politiche turistiche.
Lo Studio PROAP di Lisbona
La parte centrale della conferenza ha riguardato la presentazione dei lavori di Iñaki Zoilo e Marie Pierre Forsans dello Studio PROAP di Lisbona.
Lo studio è stato fondato da João Ferreira Nunes nel 1989, ha sede a Lisbona, ed è un dei più importanti al mondo nella progettazione paesaggistica.
Tra i progetti dell studio si ricordano:
- waterfront di Tushmisht (Albania): riqualificazione bacini lacustri
- masterplan del fronte fluviale di Anversa (Belgio): recupero zona fluviale / città
- parco del Tejo e Trancão (Portogallo): costruzione del tempo
- spiaggia e lungomare di Figueiras da Foz (Portogallo): nuovi spazi scoperti
- parco urbano di Loulé (Portogallo): strutture verde e infrastrutturale
- rigenerazione urbana Ribeira Das Naus (Portogallo): palinsesto dei segni storici
- parco geologico di Balangero (Italia): rilevanza territoriale
Nella seconda parte della conferenza sono intervenuti:
- Marina Rigillo – DIARC UNINA “Pianificare il turismo sostenibile, il progetto Ecosert”
- Fabian Capitanio – Dipartimento di Agraria UNINA “Le politiche agrarie nella riattivazione dell’Altopiano del Laceno”
- Francesco Escalona – Regione Campania “Verso il Contratto di Lago”

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